Solitamente sono i ragazzi del Sud ad arruolarsi
nell’esercito, per trovare quel lavoro che viene sempre più a mancare; tra loro
c’era Ivan Ghitti, il nordico, l’eccezione. Ma non in tutto: la mamma di Ivan è
originaria di San Fratello, in Sicilia.
2004: un anno particolare per l’esercito italiano, l’anno
della strage di Nassiriya, in cui persero la vita 19 soldati italiani a
causa di un grave attentato. Tra loro c’era il soldato Ivan Ghitti, un
ragazzo proveniente dal Nord Italia, precisamente da Milano. Ghitti
era l’eccezione nell’esercito italiano inviato nella missione di pace in
Afghanistan: eccezione perché ad arruolarsi sono, nella maggior parte dei casi, ragazzi
provenienti dal Sud Italia, che scelgono di dedicare la loro vita allo Stato
anche per ragioni economiche: al Sud manca il lavoro. Il cuore sanfratellano ha
avuto il sopravvento nella decisione di Ivan di scegliere l’esercito: la mamma del
giovane soldato che ha sacrificato la vita in una missione di pace è originaria
di San Fratello.
In seguito alla grave strage, ed ai funerali di Stato con
cui sono stati ricordati i 19 eroi, la salma di Ivan Ghitti è stata
trasferita nel cimitero di San Fratello per volontà della famiglia che, in seguito,
ha deciso di tornare a vivere nel paese siciliano. San Fratello ha
deciso di ricordare l’eroico concittadino dedicandogli un monumento posto di
fronte alla nuova sede del Comune; la particolarità di questo monumento è data
dal materiale con cui è realizzato, ovvero piastrelle decorate a mano da un
artigiano locale, Antonino Marasseri.
All’ombra del monumento si sono radunati i
sanfratellani provenienti dall’Italia e dall’estero, che si sono ritrovati in
paese in occasione del Primo Incontro dei Sanfratellani nel Mondo, in
concomitanza con la X Edizione del Premio Internazionale Italiani in Patria
e nel Mondo dall’8 al 12 Agosto 2012. Cinque giornate di festa e di
cultura per 5 aspetti di questa antica città aperta a ospiti e concittadini dai
5 continenti.
di Angela Perrella (UNMONDODITALIANI)
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