Presente nella terra sicula da tempi immemori
San Fratello ha tanto da offrire, tante risorse poco
valorizzate; tra queste spicca il maialino nero dei Nebrodi, che attende ancora
di ricevere il riconoscimento di razza unica dal Ministero dell’Agricoltura.
La Sicilia è una terra che sa offrire davvero di
tutto; mare limpido e cristallino, spiagge pulite ed eccezionali; in pochi,
però, conoscono la fascia più prossima alla costa, quell’entroterra che si
snoda tra montagne e colline e che vanta una flora ed
una fauna più uniche che rare.
Elemento di spicco della fauna di questa zona della Sicilia
è il maialino nero dei Nebrodi, un particolare suino presente nella terra
sicula da tempi immemori; ciò è testimoniato dal ritrovamento di resti fossili
e antichi documenti scritti, risalenti al periodo greco e cartaginese (VII-VI
secolo a.C.).
Durante tutto il Medioevo era diffuso, in Sicilia, l'allevamento
brado, che subì una contrazione soltanto durante la dominazione araba per le note
motivazioni di ordine religioso. Questa razza è arrivata fino ai giorni nostri,
con una diffusione in tutta l'isola ma con una maggiore presenza sui Monti Nebrodi.
Purtroppo, però, dei grandi branchi di suini resta solo un
lontano ricordo: già dai primi anni del novecento il maialino
nero era allevato in gruppi di 10-15 esemplari. Fortunatamente gli ultimi
anni hanno visto la ripresa dell’allevamento di questa rara specie di suino,
che altrimenti avrebbe rischiato di estinguersi; addirittura è stato chiesto al
Ministero dell'Agricoltura, dalla regione Sicilia, che il
caratteristico maialino nero dei Nebrodi possa essere iscritto nel
registro delle razze riconosciute e certificate, ma la burocrazia italiana,
come sappiamo, ha i suoi tempi. Perdere una razza di maialino così rara sarebbe
stato davvero un peccato!
di Angela Perrella (UNMONDODITALIANI)
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