A lezione di “Sanfratellano” su Facebook

Creato un gruppo dove si comunica con il galloitalico di San Fratello


Tra tutti i centri gallotialici San Fratello è riuscito inconsapevolmente a mantenere in modo molto originale il proprio vernacolo tra gli abitanti fino ai giorni nostri.
Il galloitalico di San Fratello è una forma di comunicazione orale utilizzata per secoli come primaria e sarebbe davvero un peccato perderlo nei prossimi decenni a causa della mancata trasmissione ai figli.


Nei secoli quasi certamente il galloitalico ha subito delle contaminazioni frutto dell’influenza di nuovi popoli sul territorio, ma solamente dalla seconda parte del secolo scorso l’introduzione massiccia dell’italiano e quella crescente del siciliano hanno spiazzato le nuove generazioni, sempre meno inclini ad utilizzare il dialetto locale come forma di comunicazione. Questo comporterà non più una mutazione del galloitalico, intergrato con una nuova lingua, piuttosto l’abbandono in favore di una nuova e unica forma di comunicazione sempre più globale. “Ma senza il nostro passato come possiamo pensare di avere un futuro?”


Non avendo il riconoscimento ufficiale di lingua è difficile intervenire per scongiurare ciò che è già successo in altri centri galloitalici, e cioè la scomparsa della parlata locale.

Nell’ultimo ventennio gli studi e le ricerche si sono intensificati e il galloitalico di San Fratello continua a riscuotere sempre maggiore interesse in quella che potrebbe apparire come una rivalutazione del vernacolo. Anche la carenza di forma scritta è stata parzialmente colmata, grazie alla pubblicazione di numerosi volumi in dialetto. Ciò che manca oltre alla creazione di un vocabolario è però l’intervento attivo sulla popolazione.


Il mondo di internet nelle sue sconfinate opportunità, offre oggi una grande possibilità ai sanfratellani per non perdere la propria singolare parlata. Difatti questa antica e nobile forma di comunicazione, vero timbro della comunità di San Fratello, adesso si può imparare almeno nella forma scritta.

Da qualche giorno è attivo un “gruppo” nel celebre social network facebook chiamato “San Frareu - Zzea parduoma u dialott d'u nasc paies”, su splendida iniziativa di Carmelo Faranda, che presenta il gruppo così: “Parzian di Sanfrardei auoma u paies e li saui tradizziuoi scurpiri ntô cuor a dotri gräni, ara p'amàur di valurizzer u nasc dialòtt vecchj di secul e secul pinsämu di fer quost grupp n muoru chi tucc quoi chi uluoma parder sanfradèan zzea u puluoma fer senza der fastidji a nudd!”

I membri sono già 700 circa; ma la grande novità è appunto che la comunicazione tra i membri avviene in galloitalico.
Una grande opportunità quindi di imparare a scrivere nel dialetto di San Fratello, soprattutto se consideriamo la presenza fra i membri di due studiosi del calibro del prof. Benedetto Di Pietro e del prof. Pino Foti, entrambi disponibili per consigli e informazioni su come scrivere correttamente in galloitalico.


A tal proposito nella sezione “file” del gruppo, sono a disposizione tre documenti che chiariscono il metodo adottato per scrivere correttamente:   

- Perchè scriviamo (correttamente) Frareu e non Frareau
- SINTESI TEORICA SUL SISTEMA ORTOGRAFICO
- ORTOGRAFIA DEL SANFRATELLANO - SCHEMA RIASSUNTIVO

Ci vorranno interventi molto più decisi per salvare il galloitalico dalla scomparsa, ma questa bellissima e lodevole iniziativa potrebbe diventare un punto di riferimento e fonte di ispirazione per compiere il passo decisivo a garantire un futuro al galloitalico di San Fratello e di riflesso all’intero paese nebroideo.

Commenti

  1. Carissimo Carmelino,
    ti ringrazio per la puntuale e gradita segnalazione della nascita del gruppo, nel quale gli amici Benedetto Di Pietro e Pino Foti sono amministratori insieme a me. Il gruppo vuole essere la casa di tutti i sanfratellani che navigano su internet e che proprio come a casa propria ognuno parla (su facebook scrive) il proprio dialetto, nel nostro caso il sanfratellano. Cerchiamo senza presunzione alcuna di evidenziare la necessità di valorizzare la nostra meravigliosa millenaria parlata. L'interesse è stato notevole fin dal primo giorno e molti sono i sanfratellani che da altri continenti stanno provando la gioia di potersi esprimere "n sanfradèan" e già questo ci riempie il cuore di gioia, se poi, grazie a questa iniziativa, anche una sola famiglia sanfratellana dovesse cambiare idea e convincersi ad insegnare ai propri bambini il nostro dialetto, per noi sarebbe una grandissima gratificazione.
    Ti ringrazio e saluto cordialmente.
    Carmelo Faranda

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  2. Caro Carmelo,
    desidero associare il mio ringraziamento a quello di Carmelo. Con il tuo articolo, hai saputo cogliere l'essenza dell'iniziativa. Se internet contribuirà a rinsaldare la conoscenza e la fiducia nel fatto che il nostro dialetto è un valore da difendere avremo dato un contributo importante.
    Un caro saluto
    Pino Foti

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