Intervista al giovane artigiano Antonino Versaci
Il giovane artigiano Antonino Versaci, intervistato per Comuni-Italiani.it
Tradizione o innovazione?
Certi mestieri legati al
territorio e ai suoi abitanti, che ne hanno scritto la storia e condizionato
gli usi e i costumi, spesso verrebbero dimenticati se non esistesse chi cerca
di rinvigorirli e tenerli ostinatamente in vita. E’ il caso della bottega
artigiana della famiglia Versaci che cerca di tramandare e rinnovare
l’intera tradizione coltellaia della Sicilia, partendo dalla produzione di
quello classico sanfratellano.
Quali sono le radici del suo mestiere?
La figura del fabbro a San Fratello, città in provincia di Messina e
di origine tipicamente agricola e pastorale, ha sempre assunto un ruolo di
grande rilievo nell’economia del paese. Egli era colui che ferrava gli animali
utilizzati per i trasporti e per i lavori nei campi e realizzava tutta una
serie di attrezzi agricoli utilizzati nell’allevamento e nell’agricoltura.
I coltelli artigianali hanno poi rappresentato sempre il fiore
all’occhiello della loro vasta produzione.
Passione di famiglia?
Da piccolissimo nell’officina di mio padre, anch’egli fabbro,
curiosando tra i vari cassetti, trovai un coltello sanfratellano in
fase di realizzazione. Da quel giorno il mio unico desiderio fu quello di
poterlo ultimare da solo.
Conservo ancora quelle sensazioni vissute da bambino, emozionatissimo
dal fatto di poter e dover completare un coltello anche se non aveva la più
pallida idea di come fare. Ricordo altresì come mio nonno seguiva con
tantissima pazienza e correggeva i disastri del suo nipotino, tutto sporco, ma
felicissimo di imparare… Sicuramente è proprio nel fattore genetico che va
ricercata la ragione della mia grandissima passione per i coltelli.
Coltelli tradizionali o anche altro?
La mia ancora breve esperienza è iniziata realizzando il coltello
tipico del mio paese, il Sanfratellano per l’appunto. Col passare del tempo, ho
cercato di allargare sempre di più questa mia produzione realizzando anche
altri coltelli artigianali tipici siciliani che purtroppo, a causa
dell’industrializzazione, rischiavano di scomparire. Perciò, sto cercando di
portare avanti la tradizione coltellaia di tutta la mia Sicilia.
Ogni tanto, tempo permettendo, poi mi diletto nella realizzazione di
qualche realizzazione in ferro battuto.
Perché scegliere i suoi manufatti?
Perché ogni mio coltello è realizzato in maniera assolutamente
artigianale, a partire dalla forgiatura a mano delle parti metalliche, cercando
di rispettare il più possibile l’antica tradizione.
Fortunatamente il coltello di San Fratello è rimasto integro, non
intaccato dalla potente industrializzazione ma sempre legato alla produzione
delle botteghe artigiane.
Ci sono nella sua città aree espositive?
Purtroppo qui non ci sono ancora strutture per esporre i prodotti, ma
sto lavorando a diversi progetti per cercare di tramandare, nel miglior modo
possibile, questa nostra antichissima tradizione.
Fiere, mostre mercato per promuoverli?
Gli eventi organizzati sono sempre a livello regionale o nazionale, ma
ciò non mi impedisce di parteciparvi per far conoscere questo tipico prodotto
artigiano oltre i confini isolani.
Suggerisca un modo per valorizzarli
Sicuramente se si attivassero le
istituzioni locali, provinciali e regionali puntando anche sul coltello
artigianale, così come si sta facendo per molte altre antichissime tradizioni
della nostra bellissima terra.
Paola Perna (il blog di
Comuni-Italiani, ottobre 2008)
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