Negli ultimi 60 anni oltre 3.000
Sanfratellani si sono spostati nella Valceresio
Perse per sempre le tracce dell’antico insediamento, gli ultimi 1000 anni furono caratterizzati dall’imponente carico di tradizioni e costumi di questi popoli che lentamente si stemperarono con quelli già esistenti. E se un ricordo imperituro restò nella parlata, quel fantastico idioma gallo-italico ancora vivo nella popolazione; non possiamo dire altrettanto delle decine di altre singolari simbologie ormai perse e dimenticate. Vanno invece annoverati la Settimana Santa e il Cavallo Sanfratellano, probabilmente entrambi ereditati dalla discesa di questi popoli.
Nel 2012 i Comuni di San Fratello e Viggiù (dove si trova la più numerosa colonia di Sanfratellani dopo Acquedolci) hanno celebrato questo intreccio storico con un simbolico gemellaggio. Proprio a Viggiù nel 1982 venne fondata un’Associazione di Sanfratellani tutt’oggi in attività.
Per molti studiosi l'antica
Apollonia di Sicilia nei secoli seguì le sorti dell’isola passando sotto
diverse dominazioni. Ma tra il Monte Vecchio e la Roccaforte fu l'arrivo dei
Normanni (1060 circa) a segnare l’iniziò di una nuova storia.
Numerose popolazioni del Nord
(Emilia, Piemonte e Lombardia) seguirono quei guerrieri nella loro marcia verso
il meridione d'Italia. Così in breve tempo un consistente numero di lombardi
sotto le insegne e la guida di Adelaide degli Aleramici di Casale
Monferrato (poi sposa di Ruggero II di Altavilla, re dei Normanni), si stabilì
proprio a San Fratello, dando origine alla più importante colonia lombarda di
Sicilia.
Perse per sempre le tracce dell’antico insediamento, gli ultimi 1000 anni furono caratterizzati dall’imponente carico di tradizioni e costumi di questi popoli che lentamente si stemperarono con quelli già esistenti. E se un ricordo imperituro restò nella parlata, quel fantastico idioma gallo-italico ancora vivo nella popolazione; non possiamo dire altrettanto delle decine di altre singolari simbologie ormai perse e dimenticate. Vanno invece annoverati la Settimana Santa e il Cavallo Sanfratellano, probabilmente entrambi ereditati dalla discesa di questi popoli.
A partire dagli anni ’50 del
secolo scorso, da San Fratello partirono nella ciclopica emigrazione verso il
Nord-Ovest dell'Italia numerosi sanfratellani. Possiamo dire in un ritorno alle
antiche origini, con meta principale la Valceresio. Ad aprire la strada fu Anna
Collura, che il 27 maggio 1957 giunse nel piccolo centro lombardo di Viggiù, la
seguirono a partire da quell'anno circa 3000 suoi conterranei.
Nel 2012 i Comuni di San Fratello e Viggiù (dove si trova la più numerosa colonia di Sanfratellani dopo Acquedolci) hanno celebrato questo intreccio storico con un simbolico gemellaggio. Proprio a Viggiù nel 1982 venne fondata un’Associazione di Sanfratellani tutt’oggi in attività.
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