Anche San Fratello si prepara alla campagna elettorale

Tra aprile e maggio elezioni alla Provincia e in 34 comuni.


Il 2013 sarà anno di elezioni. Oltre alle Nazionali si dovrebbe andare al voto il prossimo 28 aprile o, in alternativa, il 5 maggio per le elezioni al Palazzo dei Leoni e in 34 comuni della provincia di Messina.

Tra i comuni chiamati a rinnovare l'amministrazione anche San Fratello ed è già caccia ai candidati. 

L’unico candidato sicuro al momento è il sindaco uscente Salvatore Sidoti Pinto che ha annunciato già da qualche mese l’intenzione di ricandidarsi. Ma secondo indiscrezioni ci saranno almeno altri due o, addirittura, tre candidati possibili, a confermare le spaccature politiche che da sempre hanno contraddistinto il paese nebroideo. Basta ricordare che cinque anni fa furono ben quattro i candidati a sindaco.


Tra i nomi più caldi c’è quello di Salvatore Mangione, già sindaco di San Fratello dal 1994 al 1998, ex-consigliere provinciale e candidato a sindaco senza fortune anche nel 1998 e 2008. Occhi puntati anche su un altro politico anch’egli ex-consigliere provinciale, Antonino Reitano: cinque anni fa la scelta per il candidato a sindaco cadde sul fratello Aldo, ma visto l’impegno politico di quest’ultimo a Sant’Agata Militello, non si esclude che possa essere direttamente il più noto dei fratelli a puntare alla poltrona di primo cittadino.   
Infine, è credibile anche l’ipotesi di una candidatura di Maria Teresa Lo Balbo, già in corsa per la poltrona di sindaco nel 2003 e apprezzata da una parte dei cittadini per il suo impegno post-frana.

Intanto iniziano a filtrare le prime indicazioni sulla corsa alla guida della Provincia regionale, infatti si voterà anche a Palazzo dei leoni, oltre a 34 comuni in provincia, compreso quello di Messina.

La novità riguarda il numero dei componenti dei consigli comunali e provinciali, che secondo la spending review del governo Monti, dovrebbe ridursi; complici pure i dati cristallizzati dall’ultimo censimento che accredita ufficialmente Messina quale provincia al di sotto dei 250 mila abitanti. Per cui anche i consiglieri provinciali scenderanno da 45 a 36. Il numero degli assessori non dovrà superare il 20% di 36, cioè 7,2. Nessuna riduzione delle province: sono e resteranno nove, come ha confermato il governatore regionale Crocetta.   

Commenti

  1. MA KE VADANO TUTTI A QUEL PAESE

    RispondiElimina
  2. Sempre gli stessi nomi, le stesse facce.
    Non sarebbe ora di dare una svolta alla politica clientelare sanfratellana cercando di individuare una persona giovane, colta e sopratutto estranea ai giochetti politici per candidarla e appoggiarla tutti per provare a cambiare finalmente la storia?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. BEN DETTO! Ma questi personaggi sono come cani arrabbiati con i denti affilati che non fanno avvicinare nessuno alla casa del popolo, figuriamoci bravi giovani che amano il proprio paese e che voglio fare tanto x migliorarlo.LA sfortuna del nostro paese è non a avere un'accalappia cani capace di chiuderli una volta per tutte in gabbia a pane e acqua.....pulci e pidocchi......

      Elimina
    2. Ben detto! concordo in tutto bravo!!!!!!!!!

      Elimina

Posta un commento