Il Segretariato Generale della
Presidenza della Repubblica risponde sul recupero dell’antico edificio di culto.
Alcuni mesi fa una cittadina di San
Fratello, Raffaella Nardone, aveva avuto la brillante iniziativa di adoperarsi
per raccogliere le firme in favore del recupero della Chiesa del SS Crocifisso
di San Fratello. L’occasione era stata la campagna dei Luoghi del Cuore, su
iniziativa del FAI (Fondo Ambiente Italiano) in collaborazione con la Banca Intesa
Sanpaolo.
La Signora Nardone è riuscita a
coinvolgere gran parte della cittadinanza ed ha raccolto 1.518 adesioni. A
conclusione del censimento ha scritto alle istituzioni, fra cui al Presidente
della Repubblica. Da Roma la risposta non si è fatta attendere e il 12 dicembre
scorso dal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica è arrivata
la comunicazione che la questione della Chiesa del Crocifisso è stata portata
all’attenzione del FAI. Una bella soddisfazione e soprattutto una speranza in
più per salvare l’antico edificio di culto.
Perché è necessario salvare la
Chiesa del Crocifisso di San Fratello (ME)
a cura del prof. Benedetto di
Pietro
La chiesa del Crocifisso di San
Fratello si presenta come chiesa barocca, con gessi all’interno e festoni
decorati in oro. Di forma ottagonale, presenta tre entrate di cui due
soppresse. Quella centrale ad arco, ora chiusa, è rivolta a Ovest e un tempo
doveva essere l’ingresso principale, con scala d’ingresso che dopo la chiusura
è stata eliminata. La chiave di volta dell’arco, in marmo bianco, è costituita
da bassorilievo con una testa di angelo ed è sormontata da sculture, anch’esse
in bassorilievo, che raffigurano una Pietà e simboli della passione di Cristo
(i tre chiodi della crocifissione; la colonna della flagellazione sovrapposta
alla canna che sostiene la spugna che venne imbevuta di aceto e offerta a Gesù
morente in croce; la scala con la quale Cristo venne deposto dalla croce è
sovrapposta alla lancia con cui il soldato Marco Longino diede il colpo al
torace del Crocifisso e, in ultimo, la corona di spine).
La costruzione si trova nel borgo insigne della cittadinanza ed è di forma ottagonale, tipica dei battisteri, e con ogni probabilità in origine tale è stata la sua funzione in appoggio alla vicina Chiesa di San Nicolò di Bari, ora distrutta, già esistente a partire dagli inizi del Cinquecento.
La forma ottagonale rispetta la simbologia dei battisteri: il numero otto rappresenta “l’ottavo giorno” della settimana, ossia il “nuovo giorno”, quello dell’eternità; ma tale numero indica anche la Pentecoste e il Battesimo. Comunque, poco sappiamo sulla destinazione originaria di tale chiesa di San Fratello, sappiamo invece della sua attuale dedicazione al Crocifisso.
La struttura presenta tre
ingressi, seguendo la tipicità dei battisteri e della simbologia medievale. La porta
principale, oggi murata, è rivolta a Ovest onde permettere di entrare rivolti a
Est, verso il sole che sorge e che rappresenta Cristo. La porta rivolta a Sud,
anch’essa murata, riporta una croce in marmosull’architrave ed è munita ancora
di scala d’accesso. La leggenda popolare racconta che queste due porte venivano
continuamente abbattute dal vento e ai bambini dell’Ottocento le mamme
raccontavano in una ninna-nanna che la soluzione fu quella di lasciare aperta
solo quella “a la tramuntana”. Infatti, l’unica porta d’ingresso che adempie
tale funzione è quella rivolta a settentrione la cui architrave è sormontata da
un bassorilievo che raffigura il lino della Veronica con l’immagine di Cristo.
Dopo la distruzione, a causa
delle frane, della chiesa di San Nicolò e delle chiese di San Fratello, la Chiesa
del Crocifisso che ha resistito agli eventi naturali perché costruita sopra uno
sperone di roccia è da considerarsi un’opera importante sia per il paese sia
per l’area dei Nebrodi e deve essere salvaguardata a tutti i costi, per il suo
valore storico, artistico, architettonico ed etnologico.
Dal Comune di San Fratello.
Il patrimonio architettonico di
cui era ricco il Comune di San Fratello, a causa di eventi camalitosi
verificatesi nel 1922 e nel 2010, ha
purtroppo subito danni irreparabili.
Diverse chiese sono state
completamente distrutte; dalla vecchia Chiesa Matrice resyano pochi e preziosi
ricordi, basti pensare al bellissimo organo, recuperato per la seconda volta
dalla Chiesa San Nicolò di Bari distrutta dalla frana del 14/02/2010.
La Chiesa del Crocifisso
edificata come ex voto intorno al 1595, tipica e caratteristica costruzione, a
pianta ottagonale, di cui si contano con queste peculiarità, pochissime realtà
in Sicilia, è oggetto di interesse, in quanto versa in stato di abbandono.
A tal uopo, veramente lodevole l’iniziativa
della Sig.ra Raffaella Nardone, a cui va il plauso mio personale e di tutta l’Amministrazione,
per l’iniziativa intrapresa insieme ad altri cittadini di San Fratello; è loro desiderio,
sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, affinché questa bella e
pregiatissima Chiesa, possa riavere lo splendore di un tempo. Voglia la Sig.ra
Nardone ritenere l’Amministrazione Comunale a disposizione per eventuali altre
iniziative.
Con Gratitudine,
Il Sindaco di San Fratello
Salvatore Sidoti Pinto
COMPLIMENTI RAFFAELLA CREDO PROPRIO CHE IL TUO INTENTO ABBIA TROVATO LA STRADA GIUSTA MI AUGURO INSIEME A TE E A TUTTE LE PERSONE CHE AMANO SAN FRATELLO CHE QUESTO DESIDERIO POSSA REALIZZARSI E NEL FRATTEMPO L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE MANDI AVANTI IL PROGETTO DEL RECUPERO DEL CENTRO STORICO COSI TRA QUALCHE ANNO SI POSSA ESSERE ORGOGLIOSI DELLA NOSTRA STORIA O MEGLIO DI QUELLO CHE LA FRANA DEL 1922 NON CI HA TOLTO ... COMPLIMENTI ....
RispondiEliminaPS: NON DIMENTICHIAMO CHE SAN FRATELLO è DEI CITTADINI QUINDI ADOPERIAMOCI TUTTI <3
COMPLIMENTI ALLA SIGNORA NARDONE PER AVER FATTO IN MODO CHE LA CHIESA DEL CROCIFISSO POSSA AVERE UN FUTURO VISTO CHE IL NOSTRO PAESE E' STATO FLAGGELLATO DA TANTI EVENTI CALAMITOSI. ANCHE NOI CHE A SAN FRATELLO NON SAPEVAMO DI DOVER VOTATO L'ABBIAMO FATTO TRAMITE IL FAI. SPERIAMO VERAMENTE CHE LO STATO SI INTERESSI. ANTONIO E FELICIA SCAFFIDI
RispondiEliminaraffaella quello che hai fatto è lodevole, bella e intelligente iniziativa mi auguro che altri monumenti vengano salvati. s. fratello ha un borgo medievale che va salvaguardato e fatto conoscere a tutti.
RispondiEliminaComplimenti sinceri Carissima Raffaella!
RispondiEliminaSono contentissimo per il futuro della nostra bellissima chiesa e spero che sulla scia di quello che sei stata capace di realizzare te, anche altri compaesani si adoperino per valorizzare i vari tesori sanfratellani in abbandono, come ad esempio la biblioteca, palazzo Mammana, ecc. Spero che la tua tenacia sia contagiosa per coloro che solitamente si arrendono davanti alla prima difficoltà... Un caro saluto e grazie per quello che fai per il nostro paese! Carmelo Faranda
AVEVO SENTITO PARLARE DELLA BELLA INIZIATIVA DELLA SIG.RA NARDONE.COMPLIMENTI. OGNI VOLTA CHE PASSO DAVANTI LA CHIESA E VEDENDOLA CHIUSA MI VIENE L'ANGOSCIA NEL RICORDARE I TEMPI IN CUI ERA APERTA E VISITANDOLA MI VENIVANO I BRIVIDI. SPERIAMO CHE TUTTO PROCEDA PER IL MEGLIO E UN GIORNO VENGA RIDATA AI CITTADINI DI SAN FRATELLO E TURISTI CHE VANNO IN CERCA DI SIMILI BELEZZE.
RispondiEliminaSALUTI LUIGI LATTERI.