10 Maggio, San Fratello ricorda i Tre Santi Patroni

Inizia il Triduo di Preparazione alla festa religiosa più discussa degli ultimi anni.


Si celebrerà come di consueto il 10  Maggio la tradizionale giornata dedicata ai Tre Santi Martiri Alfio, Filadelfio e Cirino, Patroni di San Fratello. La popolazione seguirà la processione fino al Santuario dei Tre Santi in cima al Monte Vecchio, dove furono ritrovate le reliquie dei Martiri. La festa è arricchita dalla presenza di numerosi esemplari di cavallo sanfratellano che accompagnano la Processione.


Una volta giunti in cima al Monte, si celebrerà una S. Messa presso l’antico Santuario, costruito circa 1000 anni fa sulle rovine di un’antica acropoli, che gli studiosi hanno identificato in Apollonia di Sicilia.




La giornata passata sul Monte Vecchio nei pressi del Santuario, con i cavalli e la celebrazione religiosa, diventa anche uno spunto per un pic-nik all’aperto. 

Ormai da decenni, la data del 10 Maggio dedicata al culto dei Santi fratelli, è considerata dai giovani, anche l’inizio della lunga stagione estiva sanfratellana che terminerà il 17 settembre con le celebrazioni in onore di San Benedetto il moro, il Santo di colore nato a San Fratello nel ‘500 e Protettore della città.


La festa – come detto – si svolge con la caratteristica partecipazione dei cavalli, una presenza allo stesso tempo diventata scomoda poiché negli ultimi decenni ha oscurato l'evento Sacro. Prima di tutto occorre dire che la festa tradizionalmente non si è svolta sempre come la vediamo oggi. 

Lo storico Benedetto Rubino ci racconta un tipico “10 Maggio a San Fratello” di cento anni fa: “Alle 9 le campane delle due Chiese (San Nicolò e Santa Maria) suonano a distesa e le due processioni si dirigono una al Santuario del Monte vecchio e l’altra al Monte nuovo”

Lo scrittore ci descrive quella della Chiesa di Santa Maria: “in Chiesa i fedeli fanno letteralmente a pugni per chi deve portare il Santo sulle spalle”; ci dà inoltre una informazione storica molto rilevante dicendo che il pomo della discordia fra le due parrocchie è il simulacro delle ossa dei Santi fortemente conteso da secoli tra le due potenze religiose. Aggiunge che la salita al Monte Vecchio è durissima a causa del peso della statua, ma i fedeli non si arrendono e giunti in cima col fiatone e il cuore che sembra uscire dal petto per l’enorme fatica hanno ancora la forza per urlare “Viva i nostri Santi! Viva San Filadelfio!”.

Sulla sommità del Monte ci sono già rivenditori e tavole apparecchiate, gente ovunque, ben vestita o dai costumi pittoreschi, non passa minuto senza che spuntino contadini e allevatori dalle vicine campagne, anche immigrati da terre non proprio vicine a San Fratello. E poi, i buoni prodotti della tavola nostrana e della Sicilia in generale: pane, formaggio, uova, vino e anche il torrone sono da contorno al momento religioso. 

Al sentire il Rubino è in corso una grande fiera sul Monte Vecchio con tanto di tende e bancarelle. Lo storico ci parla, infine, di frat’Alfio che vive all’interno del Santuario e della sua enorme pazienza poiché in quel giorno è quasi al servizio dell’intera popolazione di San Fratello. Quel fracasso infernale funge da cornice alla celebrazione religiosa che si svolge all’interno del Santuario, al suo termine vedrà la processione ricomporsi, fare un giro per tutta la sommità dell’altopiano del Monte Vecchio, fino ad accarezzare i dirupi e poi procedere per la via del ritorno.





Il 10 Maggio 1950 – come racconta Cirino Morello – la commissione organizzatrice della festa ha voluto inserire, per la prima volta, un gruppo di cavalli con i loro cavalieri che seguisse la processione. Così sono stati invitati una quindicina di giovani con il loro quadrupedi ad aderire alla festa.


Per la prima volta nella storia, dunque, i cavalli accompagnano la processione a passo d'uomo dal primo fino all’ultimo metro della funzione religiosa, manifestando una compostezza quasi Sacra. Quello che adesso non esiste più. Difatti, ad oggi, è diventata assai discutibile la partecipazione dei cavalli alla più storica festa religiosa del paese di San Fratello.

Se nel contesto Sacro la cosiddetta “scampagnata” può essere inserita come momento di unione, fratellanza e festa in generale, il cavallo inserito nell'evento 63 anni fa come puro abbellimento, oggi è diventato il vero protagonista della folla, che si accalca per vederlo.




Così nel giro di mezzo secolo si è passati dai cazzotti fra i devoti per avere l’onore di portare sulle spalle San Filadelfio, all’assurda disposizione su un’automobile del simulacro, seguito dal parroco e pochi fedeli. Anche in queste cose la comunità di San Fratello mostra tutta la sua singolarità! Poiché non esiste luogo al mondo dove il Santo Patrono venga così ignorato.

L’attenzione degli ex-fedeli ora è tutta rivolta alla sfilata dei cavalli e alla successiva cavalcata. Scivola via la presenza del Santo e della processione, ormai ridotta da molti Sanfratellani alla pari di un orologio che scandisce quando arrivano i cavalli, quando si mangia e quando bisogna tornare indietro.




La musica non cambia una volta giunti al Santuario dove il giro a cavallo, le foto, le passeggiate e tutte le attenzioni sono rivolte verso i quadrupedi, mentre le preghiere si svolgono con poca partecipazione dei presenti.

A questo punto bisogna solamente domandarsi quanto questo sia moralmente giusto. Abolire la presenza del cavallo è ormai impensabile, ma chi dovrebbe ricordarsi della storia e, quindi, restituire dignità, importanza e prestigio alla funzione religiosa è proprio la gente di San Fratello. La città costruita intorno alla Roccaforte, circa mille anni fa in seguito al ritrovamento delle reliquie, per devozione ai Tre Santi Martiri cambiò nome; una città dunque fondata su questo culto.


Onore e lode ai Tre Santi, che possano proteggere San Fratello e i suoi cittadini, nonostante questo popolo abbia in parte calpestato la storia della propria città. [C.E.]

Commenti

  1. COMPLIMENTI VERISSIMA DEDUZIONE , AMARA LA REALTà CHE NON C'è PIù DEVOZIONE MA L'APPARIRE E LA VOGLIA DI MOSTRARE AGLI ALTRI IL PROPRIO EGO è PIù IMPORTANTE DEL SANTO PATRONO . QUESTA è LA TRISTE E CRUDA VERITà

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  2. Oggi non si prega più, si pensa solamente alle cose belle ed ai SAnti si ci rivolge quando abbiamo bisogno di una grazia.
    I cavalli si sono belli però signori vogliamo ritornare a rspettare i Santi e pregare almeno il giorno della ricorrenza e non solo quando abbiamo bisogno?

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  3. non ho capito chi sia c.e. ma se dovessi incontrarlo gli stringerò la mano perche non avevo mai letto nulla di più vero complimenti. Ai san fratellani dico solo vergogna o forse per voi e colpa dei politici se questa festa e diventata ridicola.

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  4. A completamento dell'opera bronzea collocata in Piazza Federico II, raffigurante il quadrupede, emblema e orgoglio del nostro paese che, nella giornata del 10 maggio appena trascorso, ha raggiunto l'apoteosi e, al fine di superare il genio e l'intelletto dell'Imperatore Caligola, si consiglia, a chi di competenza, di voler collocare sul dorso dell'equino un aitante e baldanzoso cavaliere, con mezza birra in mano.

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    1. perchè dovete degradare sempre il paese?

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  5. I cavalli sono bellissimi,mostrano la loro possenza e l 'eleganza nel loro portamento la processione con i cavalli ci puo` anche stare ma certi tipi dimostrano di essere le vere bestie e il frustino bisognerebbe usarlo sul loro groppone affinche` non succeda qualche disgrazia per colpa dell 'alcol e dells vapparia criminale.

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  6. Io non la penso esattamente come voi. non sono di S.Fratello e sono venuta per la prima volta nel vostro paese in occasione della festa dei santi e devo dire che mi è piaciuto molto. La festa è bellissima con i cavalli e non deve essere cambiata perché è molto particolare...poi lassù sul monte è tutto bellissimo: il santuario, il panorama, l'area archeologica...c'erano tanti turisti e molti la pensano come me, avete un bellissimo territorio non vi conviene cambiare una cosa che va benissimo. L.R.

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  7. la festa é bellissima. ma deve essere organizzata meglio. vietando la vendita di alcol al monte e non permettendo di far partecipare gente che puntualmente causa problemi. ah un altra cosa : il piave lasciatelo ai capizzoti che con i 3 santi non centra niente

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  8. Alcool alcool alcool ed ancora alcool, vogliamo che la popolazione partecipi ad un concerto di musica classica? Basta sponsorizzare un buffet seguito da bevande alcoliche ed è fatta.

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  9. alcol cavalli =caos non devozione ai Santi Fratelli Martiri W i tre Santi.
    Ps un appello ai cavalieri sanfratellani organizzatevi per arrivare quanto prima al santuario,
    far riposare i cavalli , farli bere ( se tenete a loro ) ,partecipare all'eucarestia ed infine rilassarsi con la scampagnata l'invito è rivolto anche alle persone senza cavallo cioè a tutti noi

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