Potrebbe profilarsi
un'emergenza igienico-sanitaria nei 33 comuni dell’Ato 1.
Le ditte che gestiscono i
servizi ecologici nei 33 comuni dell'Ato Me 1 hanno confermato il licenziamento
collettivo delle circa 200 maestranze a partire dal 12 luglio (i lavoratori
sono senza stipendio da 8 mesi e le ditte vantano un ingente credito nei
confronti dell'Ato Me 1, che a suo volta è creditrice nei riguardi degli utenti
morosi).
Ma, i sindaci sono pronti ad
emettere delle ordinanze per gestire in house la raccolta e il conferimento dei
rifiuti, garantendo i livelli occupazionali. Lo scorso mercoledì sera,
nell'aula consiliare, si è tenuta l'assemblea dei soci-sindaci per capire come
affrontare il problema.
«Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare le
maestranze – sottolinea il presidente
del Collegio dei Liquidatori dell'Ato Me 1, Francesco Librizzi – abbiamo aggiornato l'assemblea tra otto
giorni, quindi prima della data dei licenziamenti. Nel frattempo, vedremo se ci
saranno nuovi incassi. Mi auguro che potremo avere le risorse finanziarie per
pagare le ditte e queste i lavoratori. Non ci sono altre alternative. Incassare
è l'unico presupposto affinché le ditte possano ritornare sui propri passi.
Aspettiamo i versamenti dei comuni relativi al 2013, che poi riscuoteranno
dagli utenti attraverso la Tares (nuovo tributo di competenza degli enti, in
sostituzione della Tia)».
«L'assemblea ha preso atto che c'è un'emergenza
in corso – sottolinea il sindaco di
Acquedolci, Ciro Gallo - in quanto in moltissimi
comuni, già da lunedì, ci sarà una situazione di emergenza igienico-sanitaria.
Al momento, l'Ato ha certificato l'impossibilità di proseguire l'attività non
avendo liquidità e difficilmente potrà garantire la ripresa del servizio dopo
il 12 luglio».
L'Ato attende i versamenti
dei comuni a saldo delle fatture emesse per il servizio espletato nel 2013.
Intanto, diversi comuni già ieri hanno fissato una data per il consiglio
comunale al fine di deliberare una tariffa provvisoria per la Tares, parametrata
alla fine dell'anno precedente.
Sul
fronte costituzione SRR (Società per la regolamentazione del servizio di
gestione rifiuti che subentrerà all’Ato nella gestione del servizio rifiuti),
invece, ancora nessuna novità.
Fonte: Giornale di Sicilia
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