Il cognome Baudo è scomparso a San Fratello nella seconda metà del
‘900.
Baudo. La base di questo
cognome è il nome personale Baldo documentato fra XI e XII secolo; secondo il
De Felice potrebbe trattarsi o di un ipocoristico, cioè di una forma
abbreviata, di nomi come Ubaldo, Tebaldo, Rambaldo, ecc., o di nome formatosi
per apocope, cioè per caduta di un secondo elemento come nel caso di Baldovino.
Etimologicamente Baldo è l’adattamento dell’aggettivo germanico Baltha che
significa “audace, coraggioso” Il nome è documentato come autonomo in Italia
già nel IX secolo nella forma longobarda Paldus o, dal 948, nella tradizione
francone Baldus.
Il cognome è diffuso in
147 comuni italiani delle regioni Sicilia, Piemonte, Lombardia, Liguria, Lazio
e, poi, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Puglia. In Sicilia è
presente in tutte le province, in prevalenza Catania (15 comuni, fra cui
Misterbianco, Catania, Scordia), Messina (7 comuni, fra cui Ficarra, Messina,
Brolo, mentre a San Fratello è scomparso nella seconda metà del ‘900), Palermo
(5 comuni, Misilmeri, Altavilla Milicia, Altofonte, ecc.), Enna (Troina,
Regalbuto, Gagliano Castelferrato, Villarosa Enna), Trapani, Siracusa.
Tracce storiche e
personaggi – Tracce di questa cognomizzazione si trovano in una pergamena del
1110 dove viene citato un Radulfus Baudus che teneva un “feudo molendini”.
Crimi. Il cognome dovrebbe
derivare dal nome greco Klimis (Clemente) nel quale, per un fenomeno di
rotacismo, la elle si è modificata in erre. Potrebbe, inoltre derivare dal nome
arabo Krim o Karim. Per alcuni questo cognome, sarebbe collegato al luogo
d’origine, la Crimea; esso verrebbe riportato ad un gruppo di Tatari
provenienti dalla Crimea, seguaci di una particolare setta ebraica, poi
spostatisi in Sicilia al seguito di Giorgio Maniace.
Alcune varianti Krimi,
Krym, Karaimi, sarebbero tutte da riportare ad un unico significato di “persona
che proviene dalla Crimea”. Crimi è un cognome decisamente siciliano, molto
diffuso in particolare nel catanese (33 comuni, Catania, Adrano, Randazzo,
Fiumefreddo di Sicilia, ecc.), nel messinese (Messina, San Fratello,
Castell’Umberto, Tortorici, ecc.), nel trapanese (Salemi, Marsala,
Castelvetrano, ecc.), ma anche nel palermitano, nell’ennese, nel siracusano.
Ceppi molto meno consistenti sono presenti in altre regioni italiane,
soprattutto Lombardia, Lazio, Liguria, Calabria, Piemonte, ecc.
Messina e Messineo. Sono cognomi
etnici greci, Μεσσηναίος, specifici della zona dello Stretto, reggino e
messinese, e del palermitano; probabilmente la famiglia del capostipite era
originaria dell’area messinese. E’ diffuso in Sicilia e in Calabria ma ha
piccoli nuclei in Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Liguria, ecc. Nella
nostra isola è presente in particolare nel palermitano (24 comuni, Palermo,
Petralia Soprana, ecc.), nel catanese (Catania, Mascalucia, ecc.), nel nisseno,
nel messinese (Messina, Villafranca Tirrena, San Fratello, Acquedolci) nel
trapanese (Marsala ecc…).
di Francesco Miranda
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