Il 6 settembre possibile protesta a Palermo.
di GIUSEPPE LAZZARO
Parte da Rocca di Caprileone
il grido d’allarme dei sindaci dei piccoli comuni che rischiano il tracollo
finanziario e annunciano una manifestazione di protesta generale da svolgersi,
probabilmente per venerdì prossimo 6 settembre, a Palermo.
Non a caso è stata scelta
Rocca per la riunione dei sindaci dell’hinterland nebroideo e tirrenico
presenti in massa insieme ad amministratori, presidenti e consiglieri comunali:
infatti il sindaco, Bernadette Grasso, è la portavoce della protesta essendo
deputato regionale.
A patire le conseguenze del
taglio ai trasferimenti, principale causa di quanto potrà avvenire, sono i
comuni al di sotto dei cinquemila abitanti con le varie amministrazioni che
adesso sono con l’acqua alla gola nella regolazione dei loro bilanci e per
assicurare i servizi essenziali (trasporto degli alunni e mensa scolastica alla
vigilia dell’avvio del nuovo anno scolastico per esempio) ma anche per pagare
gli stipendi a funzionari e dipendenti comunali.
“Già da
diversi anni – dice il sindaco di Longi
Alessandro Lazzara – ci hanno scaricato
dalla Regione delle patate bollenti e ci hanno penalizzato anche i vari
fallimenti di queste decisioni, come la gestione dei rifiuti. Ed ancora, ai
contrattisti è stata abbassata la percentuale dei trasferimenti e ci sono state
tolte delle priorità. Insomma, abbiamo subito tanti tagli in silenzio ed è
arrivato il caso che noi sindaci ci organizziamo per fare sentire la voce della
protesta innanzitutto a difesa delle comunità che rappresentiamo. La prossima
volta, prima di decidere, i deputati regionali abbiano almeno il buon senso di
sentire la nostra opinione”.
Il 6 settembre è in
programma la conferenza Stato-Regione, da qui la decisione di poter protestare
a Palermo in quella data e coinvolgendo anche l’Anci, l’Associazione nazionale
comuni italiani, a sostegno. “Giorno 6 si
riunisce – conferma il deputato e sindaco Bernadette Grasso – la conferenza delle autonomie locali e si
può procedere con il fondo delle autonomie e la redistribuzione dei fondi
stessi già venerdì prossimo. Considerato poi che è slittata al 31 ottobre l’approvazione
del bilancio, se il governo regionale vuole può trovare altre risorse e può
tagliare alcune spese inutili”.
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