La festa del Santo Sanfratellano nella storia

Fiere e Feste in onore a San Benedetto, cittadino del mondo nato a San Fratello.


di ACQUEDOLCI POLITICA.
"Una volta c'era la fiera.." anzi, come raccontano i più anziani "una volta c'erano due fiere e due grandi feste..". All'epoca la fiera di S. Agata era un mercato e per aspettare di fare buoni affari con il commercio degli animali bisognava attendere le fiere storiche che si tenevano in una popolosa e potente cittadina collinare.

San Fratello a inizio '900 era molto importante e fiorente, si facevano ottimi affari nei giorni del 14 e 15 settembre con la vendita o l'acquisto di animali. Nell'antica S. Fratello, da secoli, gli appuntamenti fieristici di rilievo sul territorio erano due nell'arco dell'anno.

Il 10 maggio la festa dei Tre Santi Patroni dava avvio ad un periodo di feste e l'avvicinarsi della bella stagione consentiva nei giorni successivi e in particolare il 14 maggio di concludere buoni affari con i paesi della costa nei pressi della "Marina" in località Acquedolci.

Il periodo si concludeva con la festa di quell'antico e piccolo Borgo che venerava S. Giuseppe. L'altro appuntamento si teneva a settembre e coincideva con il "Mercato delle cose" in montagna, dove si commercializzavano prodotti con i paesi dell'entroterra siciliano prima della stagione invernale.


Contemporaneamente nel paese si festeggiavano, per la seconda volta durante l'anno, i Tre Santi e le vie del centro lungo le quali passava la statua di S. Filadelfio erano affollate di bancarelle. Era una grande festa della quale in larga misura oggi si sono perse le tracce. La "Festa di Settembre" si svolgeva non in uno ma addirittura in 3 giorni: 14-15 e 16 settembre.

Nei primi anni del 1800 la chiesa elevò agli onori degli altari un "nuovo" santo, Benedetto detto il "nero", al secolo Benedetto Manasseri nato a San Fratello nel 1524. Il culto e la venerazione per un Santo "paesano", che Benedetto Rubino definisce "Serafico d'Assisi", vennero fissate il 17 settembre, giorno in cui i francescani ricordano "le stigmate di san Francesco", a conclusione della 4 giorni di fiera la festa sanciva ufficialmente la fine dell'estate.

In precedenza come beato, ma da allora (1807) e nei successivi 206 anni ininterrottamente, il paese di San Fratello ha sempre tributato grandi onori al "Santo paesano", e il culto nei confronti del Santo "moro" si è aggiunto alla festa dell'antico protettore San Filadelfio, sfidando i tempi e la crisi, le frane, le guerre, ma anche lo scomparire di quello che un tempo fu l'importantissimo "mercato" che oggi è fortemente ridimensionato a qualche bancarella, ben poca cosa rispetto al passato.

Lo storico Benedetto Rubino ha lasciato importantissimi documenti scritti sul centenario della canonizzazione di San Benedetto nel paese dei Tre Santi (1907).





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