Il Parco dei Nebrodi patrimonio dell'umanità

Verrà ripresentata la candidatura all'UNESCO.



di Nino Dragotto.
Il territorio del Parco dei Nebrodi come patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco e la nomina del vice presidente dell’ente «Parco» sono i due argomenti di importante valenza che durante la riunione di venerdì del comitato esecutivo del Parco dei Nebrodi saranno deliberati dai tre commissari delle province di Messina, Catania ed Enna, ed i 24 sindaci dei comuni ricadenti nell’area ambientale più estesa della Sicilia. 

La candidatura dei laghi di alta quota e della faggeta del territorio del Parco dei Nebrodi a patrimonio dell’umanità Unesco era stata presentata nel novembre 2012 a Lerici durante le due giornate dedicate alla «Borsa Internazionale del Turismo Culturale e delle Città Siti Unesco». 

Il Bivere di Cesarò posto ad una quota di 1280 metri sul livello del mare, con una superficie di circa 18 ettari, zona umida d'alta quota di maggior valore ambientale della Sicilia e gli altri siti naturalistici dei Nebrodi, andranno a creare un ideale asse a riconoscimento Unesco insieme all’Etna e le isole Eolie. 



«La convenzione del patrimonio mondiale di Parigi del 1972 definisce il “Patrimonio Culturale e Naturale” come monumenti o insiemi eccezionali storicamente, artisticamente o scientificamente, ed i Nebrodi ne rientrano a pieno titolo», sostiene il direttore dell’ente Parco, Massimo Geraci. 

I 24 sindaci affideranno al presidente dell’ente Parco, Giuseppe Antoci il mandato di costituire un comitato tecnico e un comitato scientifico per la redazione e la definizione della documentazione necessaria a supportare la richiesta di riconoscimento e di avviarne tutte le iniziative, d’intesa con l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello. 

L’altro argomento da deliberare durante i lavori del comitato esecutivo è la nomina del vice presidente del Parco, ruolo rimasto scoperto da marzo dopo le dimissioni di Bruno Manuso, che con l’avvenuta elezione a senatore, si era dimesso dalla carica di sindaco della città. [fonte: Giornale di Sicilia]

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