Vent'anni dopo la prima rivoluzione sportiva a San Fratello tornerà la squadra di calcio.
di Carmelo Emanuele.
L’era d’oro dello sport a San Fratello è
iniziata nel 1994 e si è conclusa dopo la frana del 2010. Da quel 1994,
considerato l’anno zero dello sport a San Fratello, iniziò senza consapevolezza
una politica sportiva all’insegna dell’organizzazione, cultura e pratica
sportiva in modo programmato e continuo. Tutto iniziò proprio in quella estate
quando nacque l’allora semisconosciuto “Torneo
dei Quartieri”.
Un passo decisivo per l’affermazione della
cultura sportiva si fece nel 1996, grazie al prof. Benito Carroccio che in
pochi mesi, prima fondò una squadra di
calcio, e successivamente inaugurò la prima palestra della storia di San Fratello. La neonata associazione
contribuì nel 1997 alla sistemazione del campo di calcio a 11 che sarebbe
tornato agibile per le partite di calcio (in precedenza la squadra giocava ad
Acquedolci). Pochi anni dopo il prof. Carroccio proverà l’avventura con le giovanili e nel 1998 nascerà un altro
torneo divenuto in seguito tradizionale ricorrenza dell’estate Sanfratellana, il
“Memorial”, che dal 2002 verrà
dedicato a Paolo Carroccio.
Il primo decennio del duemila potrà essere
ricordato nella storia del nostro centro come il “decennio dello sport”. Nel
2002 la Polisportiva San Fratello verrà sostituita dall’ASC San Fratello, e
grazie all’aiuto di nuovi sponsor e al contributo
annuale dell’amministrazione comunale (tramite convenzioni con sponsor),
avranno il merito di portare la squadra per la prima volta in assoluto a
disputare il Campionato Regionale di “Promozione”.
Sempre nel 2002 vengono finanziati importanti lavori al campo sportivo,
adeguato e trasformato in una struttura nuova ed efficiente per le categorie
dilettantistiche. Nel 2003 invece verrà inaugurato il campo di calcio a 5
dell’Impianto sportivo Paolo Carroccio; e anche se la struttura rimarrà
incompleta, farà da traino per la nascita di una squadra di calcio a 5 e, soprattutto, per l’affermazione di un “Centro Calcistico di Base” frequentato,
in media ogni anno, da oltre 60 bambini tra i 6 e i 12 anni, alla quale si
sommano quelli che da 13 anni in su, fanno parte del folto Settore Giovanile di calcio che nel frattempo ha preso piede, per un
totale di circa 150/180 giovani impegnati in attività sportive.
Ma non c’è solo calcio a San Fratello: nel
2006 parte un progetto sportivo curato da Donatella Emanuele che farà nascere
una bellissima e funzionale Scuola di Danza,
fiore all’occhiello negli ultimi anni dello sport targato al femminile. Presso
le scuole di San Fratello la prof. Ornella Messina è al contempo protagonista
di diversi progetti sportivi che
avranno il merito di avvicinare ulteriormente i giovani alla pratica dello
sport, in particolar modo l’atletica leggera. Ad aiutare la crescita sportiva
nel 2007 la fondazione dell’ASD Amici Sportivi San Fratello, come anche i progetti che saranno proposti dalla rinnovata
Società Nuova fra Militari in Congedo di San Fratello, del presidente Alfio
Carrini. Non ha avuto fortuna invece il neonato campo polivalente di
pallacanestro/tennis/pallavolo, orfano di attrezzature e senza spogliatoi,
servizi igienici e magazzino, allo stesso modo con cui è stato abbandonato il
campo di calcio a 5 dopo l’inaugurazione in pompa magna con tanto di presenza
di Totò Schilacci.
In tempi non sospetti presero piede anche
le scuole di equitazione, giunte in
ritardo visto gli oltre 900 anni della razza del cavallo sanfratellano. Nel
giro di poco più di 15 anni, San Fratello divenne il primo centro montano della
provincia con il maggior numero di giovani votati allo sport. Le associazioni
sportive insediate prima e dopo, garantiranno per alcuni anni una presenza sul
territorio a 360° gradi, con l’aggiunta di proposte nuove dalle prospettive
interessanti.
Tante ricerche scientifiche hanno sempre
consolidato lo sport non solo per il suo effetto inibitorio verso gli abusi
(fumo, alcol, droghe ecc…), ma anche come effetto stimolante e motivazionale
verso la costruzione di cittadini attivi, senza contare sui benefici della
qualità della vita in generale.
Dopo il violento dissesto idrogeologico
del 14 febbraio 2010 che ha costretto inizialmente circa 2000 abitanti alla
fuga, San Fratello è precipitato non solo nei dati demografici, ma anche dal
punto di vista economico. L’impatto dello smottamento è stato devastante sotto
tutti i punti di vista. Tremendo se pensiamo allo sport, dove si è registrato
un passo indietro significativo. Molte associazioni hanno chiuso i battenti in
assenza di soci, locali e infrastrutture sportive adeguate.
Lo sport che aveva caratterizzato una
piccola rivoluzione a San Fratello è sparito, ridotto ai minimi termini dalla
frana e dalle successive scelte incomprensibili. L’Asc San Fratello è stata
ceduta ad Acquedolci, la scuola calcio ha chiuso per la mancanza di un campo
sportivo, così come la squadra di calcio a 5 e tante altre attività sono
rimaste paralizzate. La crisi ha dato una ulteriore spallata all’economia già
deficitaria. I più colpiti sono stati, manco a dirlo, i giovani Sanfratellani.
La frana ha devastato il quartiere Stazzone dove c’era la Chiesa S. Nicolò e la
relativa piazza, la palestra della scuola di danza (riaperta dopo mesi), gli
edifici scolastici con i cortili e il campo sportivo (quest’ultimo utilizzato
per ospitare i container scolastici).
In poche ore i giovani Sanfratellani non hanno più un posto dove poter fare
sport o attività ludiche. San Fratello è un paese demoralizzato, ferito nell’anima
e nel cuore. Il nostro amato paese dopo essere stato protagonista nell’ultimo
ventennio di una rivoluzione sportiva mai vista prima, rimane con un pugno di
mosche,
Ma San Fratello oggi vuole ripartire!
L’ennesima rinascita si compierà nel 2014 grazie ai giovani che hanno ereditato
dagli antenati la Santa e proficua testardaggine, che gli ha concesso di
nascere e crescere qui, sotto la Roccaforte, per poter vantare la Resurrezione
del paese millenario che ha fatto della Settimana Santa il suo emblema di vita.
Guardando al futuro, serve il recupero del campo sportivo e prima
ancora la riqualificazione del polo
sportivo di contrada Selva con il completamento definitivo, almeno delle
strutture già iniziate; serve una casa
vera per il Cavallo Sanfratellano che possa avviare e consolidare la sua
presenza anche nel mondo sportivo; e un’area
dedicata all’attività ludica con una pista pedonale/ciclabile.
Per quanto riguarda l’attività sportiva, ben
consapevoli della situazione finanziaria di emergenza del Comune di San
Fratello, gli sportivi Sanfratellani non chiedono all’attuale amministrazione
un impegno economico “diretto”, cioè con l’utilizzo di fondi comunali, bensì un
impegno organizzativo garantendo presenza e competenza “alla ricerca di fondi” (sponsor, contributi ecc…) per realizzare i
seguenti punti.
- Ripristino delle strutture sportive esistenti e concessione in comodato
gratuito alle Associazioni Sportive Dilettantistiche;
- Accordi pluriennali con sponsor;
- Affiliazione alla FIGC di una Associazione che rappresenti il nostro paese;
- Iscrizione e partecipazione ai Campionati ufficiali della FIGC;
- Formare una squadra di calcio a 11 (prima squadra dove possono giocare
tutti i ragazzi che abbiano compiuto 15 anni) che partecipi al campionato
provinciale di terza categoria 2014/15;
- Formare una squadra di calcio a 5 (derivata della prima) che partecipi al
campionato provinciale serie D;
- Formare una squadra di categoria Giovanissimi (13-14 anni) che partecipi al
campionato provinciale di categoria;
- Formare un Settore Giovanile Scolastico (5-12 anni) che partecipi ai
rispettivi campionati (Piccoli Amici, Pulcini, Esordienti);
- Formare una squadra femminile di Pallavolo.
Questo paese ha bisogno di una struttura
sportiva solida, semplice ed efficiente che sia a disposizione dei giovani
Sanfratellani e che diffondi la cultura sportiva basata sui sani principi del
vivere bene e in salute, costruendo prima ancora del giocatore, l’uomo
cittadino attivo di San Fratello.
I
giovani hanno quindi deciso, nel 2014 si ripartirà a vent’anni esatti dalla nascita
del Torneo dei Quartieri, dove tutto ebbe inizio, perché per molti
Sanfratellani il proprio paese potrà cadere altre cento volte… e cento volte si
rialzerà!
Gentilissimo Sig. Emanuele concordo pienamente con lei. Lo sport in tutte le sue espressioni è fondamentale per lo sviluppo socio-culturale di tutte le comunità. Mi prendo la briga di rendere noto che da diverse settimane alcuni consiglieri comunali, ed in particolare benedetto Foti, si stanno impegnamdo, insieme all'amministrazione comunale, per far sì che il campo sportivo venga liberato dai container e ripristinato per le attività per cui è stato realizzato. Non solo, gli stessi, stanno sensibilizzando giovani e meno giovani affinchè già per il prossimo campionato ci sia una squadra di calcio che rappresenti il nostro paese. Riguardo alle progettualità, verificato che le esistenti non hanno avuto nè potranno avere vie di finanziamento neanche in futuro ( realizzate sulla base di leggi che non hanno avuto coperture finanziarie), sono certo che l'Amministrazione ed il Consiglio comunale sapranno trovere la giusta via per riportare il calcio, ma anche altri sport ed anche femminili, a San Fratello. Colgo l'occasione per fare a Lei ed a tutti i lettori di sottolapietra i più sinceri auguri di buon natale e felice 2014.
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