Cartabellotta: "l'obiettivo fondamentale di cui noi ci facciamo carico è essenzialmente quello dell'occupazione”.
di Ciro Carroccetto.
Martedì 28 gennaio 2014, nell’Aula Consiliare del Comune di San
Fratello presieduta dal Presidente del Consiglio Vittoria Liuzzo e dal padrone
di casa, il Sindaco dott. Francesco Fulia, si è svolto un interessantissimo
incontro dibattito sul tema “La biodiversità animale in Sicilia.
Il cavallo
sanfratellano e il registro anagrafico: quale futuro”? con la presenza
dell’Assessore Regionale delle risorse Agricole e Forestali dott. Dario
Cartabellotta e la partecipazione del Presidente della Coldiretti dott.
Alessandro Chiarelli, del Presidente del Parco dei Nebrodi dott. Giuseppe
Antoci e del Presidente ANACS prof. Giuseppe Salerno.
In un’aula
affollatissima, si notava la presenza di molti sindaci del comprensorio
nebroideo e di altre personalità degne di nota che in questi anni hanno
affrontato le problematiche non solo del tema centrale dell’incontro, ma anche
dello sviluppo sociale, economico e culturale dei Nebrodi.
Erano soprattutto
presenti gli allevatori del cavallo sanfratellano che da anni aspettano notizie
certe sul destino della ”razza” degli equidi autoctoni. Dopo i saluti del
Presidente del Consiglio e del Sindaco, il neo Presidente del parco dei Nebrodi
dott. Antoci ringrazia per la disponibilità che l'Assessore Cartabellotta ha
dimostrato di avere nei confronti del nostro territorio in questi anni e in
particolare chiede che vengano attivate tutte le procedure per il
riconoscimento, nell’ambito della biodiversità animale, del cavallo sanfratellano.
Il prof. Salerno ribadisce l’esigenza e l’urgenza degli allevatori
del comprensorio, ché abbiano gli aiuti
essenziali dagli Enti preposti, per evitare che aziende e gli allevatori
stessi non arrivino al collasso.
E’ fondamentale, in questa fase di crisi economica, una stretta
collaborazione per cambiare il destino di alcune razze in via di estinzione
come l'asino ragusano, il cavallo siciliano e, purtroppo del pregiato cavallo
sanfratellano che è l'unico nella specie a portare il nome della propria città.
Il cavallo sanfratellano è il cavallo siciliano per eccellenza, creato dalle
genti che sulla nostra isola hanno abitato e prosperato. La razza autoctona ha
quasi certamente una origine prima saracena e poi normanna ed in particolare
dall’insediamento dei lombardi al seguito di Adelaide di Monferrato.
Un ringraziamento particolare va dato al dott. Chiarelli per
essere sempre stato vicino agli allevatori sanfratellani specialmente negli
ultimi anni che pur con immensi sacrifici per la sopravvivenza non si sono
arresi alla speranza. Si ribadisce la necessità del riconoscimento della razza
anche per dare, sotto il profilo strettamente economico, un reddito sicuro agli
allevatori, e per affrontare le spese del foraggio e delle cure
appropriate. Il riconoscimento della
biodiversità è d'obbligo proprio perché le razze citate sono essenzialmente in
via d' estinzione.
La soluzione viene trovata con l’idea di istituire nel Comune di
San Fratello un Tavolo Tecnico pronto ad esaminare ulteriormente la specie per
riuscire ad ottenere in tempi ragionevoli il riconoscimento.
La cura del territorio e delle sue peculiarità viventi, geneticamente diverse e degli ecosistemi ad
esse correlati, appunto la biodiversità, potrebbe essere il volano per
stimolare ed incoraggiare l'imprenditoria giovanile, in tante opportunità di
sviluppo; (esempio quella di fondare un "caseificio Sociale" per
sviluppare ed incrementare le aziende del territorio al fine di evitare la
scomparsa dei prodotti tipici locali come le provole e formaggi di cui questo
territorio vanta).
Attenzionare le problematiche legate all’abigeato, che
potrebbe sembrare un reato del passato, ma che ahimè rimane attualissimo, ergo
proporre un comitato della sicurezza per evitare furti ed utilizzare l'istallazione della video-sorveglianza
collegata direttamente alla centrale.
Naturalmente la disamina dell’Assessore Cartabellotta è stata molto
articolata, ricca e ampia, egli dichiara: “l'obiettivo fondamentale di cui noi
ci facciamo carico è essenzialmente quello dell'occupazione”, utilizzare un
procedimento e una filiera che debba valere su ogni prodotto ed ogni razza
meritevole di rientrare nella categoria della biodiversità.
L’Assessore ritiene che nella prossima programmazione del PSR un
finanziamento corposo verrà destinato proprio per il riconoscimento delle razze
autoctone. Il territorio ha bisogno come l'economia siciliana di basare tutto
sul turismo e sul riconoscimento dei prodotti tipici e sulla valorizzazione
delle razze solo così potremmo creare lavoro e di conseguenza turismo, e a
proposito, due settori importanti da valorizzare sono il turismo equestre e
l’ippoterapia.
Il nome Sicilia è già un marchio, una garanzia, infatti L'ARS
sulla legge Born in Sicily, cioè la tutela delle risorse
genetiche autoctone di interesse agrario, forestale e zootecnico del territorio
regionale, relativamente a specie, razze, varietà, popolazioni, coltivazioni, ha votato compatta. Tutti dobbiamo credere
nelle grandi potenzialità della Sicilia e garantirne lo sviluppo.
Infine, ma non certo per ultima istanza si chiede all’Assessore: potenziare
l’opera dell’ Istituto Incremento Ippico per la Sicilia per la regolare tenuta
e gestione dell’anagrafe di tutti gli equidi siciliani (cavalli, asini, muli e
bardotti) residenti in Sicilia. In particolare preme sapere con esattezza il
numero della popolazione del cavallo sanfratellano, organizzare e rendere
fruibili servizi utili sul territorio come la stazione di monta e un centro di
addestramento, attività che vanno indirizzate e sostenute per garantire ai sanfratellani
e agli amanti di zootecnia, di storia e di arte che questo patrimonio di
genetica e bellezza non venga perduto.
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