Un progetto sportivo per valorizzare al meglio il Cavallo
Sanfratellano.
di Tiziano Bedonni.
Largo ai giovani “custodi” della millenaria razza di San
Fratello, la “Città dei Cavalli” rifondata nel 1089 dalle “Genti Latine” giunte
in Sicilia dal nord Italia al seguito di Adelaide del Vasto.
Fatti e non parole quelli dell’Associazione Sportiva del
Cavallo Sanfratellano che investe, con sempre più specifici programmi, sulla
formazione equestre di numerosi giovanissimi allievi e sui giovani
puledri-maschi quale unica strada percorribile per garantire il miglior futuro
possibile al Cavallo Sanfratellano dei Nebrodi e alle giovani generazioni del
territorio.
La Scuola di Equitazione (affiliata FISE) dell’Adscs di San
Fratello da tempo promuove e realizza al contempo l’approfondimento della
tecnica equestre e lo studio della storia collegata alla millenaria tradizione
equestre locale.
Dallo studio della storia della rifondazione della città
scaturisce anche la proposta della “Carriera dei Latini” da inserire nella
manifestazione del Gran Palio di San Fratello, inteso non solo come
rievocazione storica ma anche e principalmente come “test”, cioè moderna “prova
funzionale”, che evidenzi tutte le caratteristiche e il valore attuale del
cavallo sanfratellano.
La “Carriera dei Latini” (se realizzata) sarà una suggestiva
prova sportiva-combinata di abilità in corsa di terreno vario nei boschi dei
Nebrodi, su di un percorso prestabilito con difficoltà e ostacoli naturali. La prova,
scrupolosamente regolamentata in quanto gara sportiva, evidenzierà le abilità e
le caratteristiche del Cavallo Sanfratellano: dall’addestramento, al fondo.
Il percorso, con partenza e arrivo nello stesso punto, è a
tempo, in dislivello, su un tracciato nel bosco di lunghezza tra i 2500 e i
3000 metri, con passaggi obbligati e minimo 6 ostacoli (h. max 100 cm) quali
siepi, tronchi, macerie, cataste, staccionate, talus; prove quali slalom tra i
pali a distanze prestabilite; cancelli da aprire e chiudere; ponti e/o
passerelle da percorrere.
Il tutto ben disposto su un percorso scorrevole e galoppabile.
Una autentica gara e al contempo una prova-funzionale alla quale potranno
prendere parte esclusivamente cavalli sanfratellani maschi interi dai 5 ai 7
anni e cavalieri di San Fratello tra i 18 e i 22 anni d’età, patentati Fise.
Una festa storica che verrebbe celebrata a ricordo della
fondazione della “Città dei Cavalli” e della razza che da essa prende il nome. Dunque,
largo ai “giovani custodi” della millenaria razza di San Fratello e dei Monti
Nebrodi. Largo ai discendenti dei cavalieri di Adelaide. Non per nulla il
compito primario che si è assunto l’Associazione Sportiva del Cavallo
Sanfratellano è proprio formare adeguatamente i giovani e di tutelare e
valorizzare congiuntamente sul piano sportivo e culturale la razza della Città
dei Cavalli.
Le porte della “scuola” dell’Adscs sono aperte a tutti i
giovani che intendono impegnarsi a custodire e valorizzare il loro cavallo
autoctono quale patrimonio ricevuto in eredità dalla storia e come tale da
utilizzare e tramandare. [Fonte: Cavallo magazine, 2011]
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