di Carmelo Emanuele.
Sarà un evento come pochi, quello che si svolgerà domenica
delle Palme a San Fratello, con inizio alle ore 18 nella Chiesa Madre del paese,
e che vedrà la partecipazione di oltre cento fra attori, comparse,
collaboratori e persone dietro le quinte.
“La Passione”, un evento imponente con la rappresentazione
della Passione e Morte del Cristo; uno dei momenti culmine della religione
Cristiana insieme alla Resurrezione. Ma anche un evento che torna dopo diversi
anni in uno dei luoghi simbolo del folclore siciliano legato inscindibilmente
al culto religioso, quel paese di San Fratello che racchiude in un unico
contenitore la Festa dei Giudei, il Pentimento e la grande Fede per il Cristo.
Nessun luogo al mondo permette, durante la Settimana Santa, di ritrovarsi così
vicini alle due estremità della cultura umana religiosa. Anche 2000 anni fa i
giorni che avrebbero segnato uno dei culti più influenti della storia è stato
caratterizzato dalla presenza contemporanea nel popolo di due sentimenti
opposti che, ancora oggi, fanno parte dell’umanità, accompagnandola verso il
proprio destino.
Si è detto e scritto tanto sulla Settimana Santa
Sanfratellana, ma ciò che è stato rimarcato passa troppo spesso solamente dalle trombe
dei Giudei e ancora poco dal contesto del triduo di festa, e della stessa
misteriosa ricerca della verità sulla nascita di una così singolare,
affascinante e spettacolare manifestazione sappiamo ancora poco o nulla.
Una
certezza accompagna i giorni Sacri in attesa della celebrazione della definitiva Resurrezione: la condivisione dell’originale folclore locale con la profonda
speranza di un principio di riscatto del popolo di San Fratello, umiliato negli
ultimi cento anni da eventi calamitosi, eppur mai rassegnato ad abdicare.
La
Passione quindi rappresenta in maniera intrinseca anche l’ennesima prova della
voglia di rinascita del popolo Sanfratellano, forte della cultura ben radicata
in questo territorio.
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