Rischio idrogeologico, parola d’ordine “PREVENZIONE”

È nostro dovere salvaguardare un territorio unico ed insostituibile.


di Carmelo Emanuele.
In questi giorni abbiamo avuto un ulteriore conferma di come le condizioni atmosferiche continueranno ad influire e a cambiare la nostra esistenza. Non possiamo più permetterci di farci trovare impreparati ai cambiamenti del clima che ormai troppo spesso sono la causa principale di calamità, scatenate da condizioni atmosferiche eclatanti ed eccezionali.

A dare tale conferma spiccano i dati pluviometrici siciliani dell’ultimo mese con in testa i comuni nel messinese tirrenico, e non fanno eccezione Acquedolci, S. Agata e San Fratello dove in poche ore sono caduti rispettivamente 78, 71 e 69 mm di pioggia. Un dato molto significativo che mette in evidenza, ancora una volta, il potenziale pluviometrico dei comuni del messinese tirrenico in presenza di umide correnti di ritorno da nord e nord-ovest, che impattano lungo il versante settentrionale dei Nebrodi e Peloritani, ammassando nubi consistenti che apportano questo tipo di precipitazioni, piuttosto uniformi nell’intensità e costanza. E se i paesi costieri rischiano l’alluvione, quelli montani sono a rischio frana.

Per scongiurare nuovi disastri futuri non bisogna optare verso soluzioni estreme, come purtroppo fanno molti cittadini, cioè costruire ed investire altrove, poiché un piano di prevenzione territoriale è possibile.

A guardare la storia del nostro territorio, il passaggio di consegne fra mare e monti dal punto di vista economico-commerciale non è stato così raro nel tempo; ma se da circa 2500 anni il territorio di San Fratello fra il Monte Vecchio e la Roccaforte è stato abitato stabilmente un motivo ci sarà. 

E se da una parte è pur vero che negli ultimi trecento anni sono state registrate tre grosse frane, è altrettanto vero che queste non hanno causato vittime in massa come succede altrove, ad esclusione dei due decessi registrati nel 1922 per cause ancora poco chiare.

È nostro dovere quindi, salvaguardare un territorio unico ed insostituibile, dobbiamo necessariamente servirci di una prevenzione seria e continua sul territorio. Una prevenzione che deve iniziare a scuola con qualche ora dedicata all'educazione ambientale, e deve continuare nelle “stanze dei bottoni” con la progettazione di opere che servano a tutelare il centro abitato, scongiurando ogni forma di abuso.

Se la parte est dopo l’ultimo disastro è stata ampiamente consolidata, sono invece carenti o mancano del tutto quelle opere di raccolta delle acque. Questa carenza più o meno è segnalata in tutto il territorio cittadino. Bisogna sempre adoperarsi per la pulizia delle strade, non gettare nulla che possa intasare i tombini e le vie di fuga delle acque, e ridurre al minimo indispensabile la cementificazione, l'abusivismo edilizio e il cattivo funzionamento dei canali di raccolta e scolo delle acque.

Tutti i cittadini devono essere ben consapevoli che dal 14 febbraio 2010 sarà un dovere fare dei sacrifici per la nostra terra, come un tempo li fecero i nostri antenati quando decisero di restare qui sfidando tutto e tutti.

Ed anche se la scelta di investire oggi a San Fratello possa in qualche modo sembrare azzardata, bisogna pensare al futuro guardando oltre il piccolo circuito economico cittadino, costruendo invece in maniera seria e professionale una libera e sana concorrenza alle aziende costiere, mettendoci in mostra e sfruttando un territorio meraviglioso, il nostro talento e le nostre originalità.

San Fratello fu abitato sin dall'avvento dei siculi, e nonostante assedi, guerre e frane, la vita qui non si è fermata. A metà del novecento si è avviato un lento ma continuo processo di spopolamento in tutto l’entroterra siciliano, ma questo non è il primo caso della storia e perciò non sarà neppure l’ultimo. Ciò che affligge i cittadini è certamente il ridimensionamento amministrativo e la scomparsa di alcuni servizi, ma una terra ricca di storia e tradizioni come quella di San Fratello supererà questo momento difficile e risorgerà anche da questa "frana politica". 

Questo nostro territorio ha un’anima forte che non può essere cancellata con un colpo di spugna. Siamo certi che a San Fratello ci sarà sempre qualcuno pronto a difendere ad ogni costo il nostro passato, ma oggi più che mai serve l'impegno di tutti!    


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