La statale 289 che attraversa San Fratello sarà di nuovo aperta ai mezzi pesanti. Il punto sui lavori e sui rimborsi.
Deviazione nel centro abitato in via Montenuovo |
di Salvatore Mangione.
A breve, dopo
tre anni di grosse difficoltà per il traffico pesante sulla strada statale 289,
che da San Fratello conduce a Catania, sarà modificata la deviazione di tutti i
mezzi di massa inferiore a q.li 7,5 che attualmente è posta nella parte
sommitale dell’abitato.
Troppe le criticità affrontate sia dai residenti che
dagli automobilisti in transito dal centro montano, che in questi anni hanno
sofferto veramente. Parliamo ovviamente di una delle conseguenze del dissesto
idrogeologico che ha pervaso dal 14 febbraio del 2010, oltre cento ettari
di territorio comunale compresa tutta la zona occidentale dell’abitato che sono
stati interessati. Siamo nel quartiere Monte Nuovo, a pochi passi dalla chiesa
di San Benedetto e dell’omonima via, dove dai risultati tecnici e dagli
interventi, nel contesto di criticità determinatesi in conseguenza degli eventi
calamitosi che sono stati determinati dalle abbondanti piogge.
Segnaletica di pericolo al bivio per San Fratello sulla SS 289 |
Da alcuni giorni
finalmente sono stati collocati gli ultimi strati di materiale prima dell’asfalto.
Proseguono a ritmo intenso intanto i lavori coordinati dalla Protezione Civile
Regionale e sono ancora in atto lavori di consolidamento con paratìe e pozzi di
raccolta per le acque. Tali interventi dalla zona di Via San Benedetto si
collegheranno con quelli della contrada Riana da dove è scaturito il primo
movimento franoso. Intanto ancora non sono state elargite le somme necessarie
per l’autonoma sistemazione degli sfollati che da venti mesi non percepiscono
alcun aiuto e sono abbandonati a se stessi.
L’unica notizia diffusa nei giorni
scorsi è che l’apposita commissione regionale sta ancora esaminando le pratiche
per le ristrutturazioni. Anche in tale contesto nei decreti della Presidenza
del Consiglio dei Ministri del 2010 e del 2013 è prevista l’elargizione del 40
per cento delle somme necessarie. Sono in corso i risarcimenti per coloro che
hanno perso le abitazioni. Comunque è valida la determinazione di coloro che
affermano che la vita di una comunità, il recupero e la messa in sicurezza del
territorio, vengono prima di qualsiasi bilancio e patto di stabilità. Non fosse
altro che per prevenire altre tragedie e, per gli amanti dei bilanci, costi per
la collettività ben maggiori!
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