Rilanciare il culto di San Benedetto il moro a Palermo.
di Luigi Gullo.
Si è aperto ieri mattina, all’interno del Palazzo
Arcivescovile di Monreale, il seminario di Storia dell’Arte incentrato sulla
figura di San Luigi IX re di Francia.
Tra i presenti, l’Arcivescovo di Monreale, Mons. Michele
Pennisi, e l’arciprete della Basilica di S. Maria La Nuova, Don Nicola Gaglio,
hanno accolto gli esperti venuti a relazionare: i Prof. dell’Università di
Palermo Maurizio Vitella, Giovanni Travagliato, Carmelo Bajamonte, presentati
dalla Prof.ssa M. Concetta Di Natale, Direttore del Museo Diocesano di
Monreale.
Nell’occasione è stata presentata l’urna che conteneva le reliquie
di San Luigi dei Francesi. Mons. Michele Pennisi ha accompagnato l’esposizione
del cofanetto al pubblico con la lettura del Verbale dell’ultima Recognitio del
2001. San Luigi non è molto presente nell’iconografia siciliana. “In due delle
tre rappresentazioni – spiega il Prof. Vitella - è incarnato lo spirito
della Controriforma, il potere che si inginocchia alla religione”.
Presente la figura di S. Benedetto da S. Fratello (detto S.
Benedetto il Moro), rappresentato inginocchiato, al fine di rilanciare il culto
di S. Benedetto a Palermo. Il dipinto risente dell’influenza di Antoon Van Dyck. Il
Novelli inserisce notazioni naturaliste. Gli stessi ritratti dei protagonisti
hanno un’identità fisiognomica molto reale.
San Luigi fu un grande collezionista di reliquie e costruì
la Sainte Chapelle di Parigi per custodirle. Ma diverrà egli stesso oggetto
di devozione, e a Notre Dame de Paris saranno conservate le sue reliquie, di II
Classe.
L'alto profilo culturale dell'evento ha ottenuto un ambito
riconoscimento dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In un
documento Napolitano ha concesso la “Medaglia del Presidente della Repubblica”
per l’alto valore storico, culturale e scientifico dell’evento".
Fonte: filodirettomonreale.it
Commenti
Posta un commento