di Salvatore Emanuele.
Domina, viene dal latino domina, ae f., - Signora, padrona
(di casa); detto di dee o di donne amate) Signora, regina: rerum humanarum domina
fortuna, la Fortuna è signora, regina delle cose umane. Così recita il vocabolario Latino-Italiano di G.Campanini e G. Carboni (seconda
edizione). E meglio non potevan dire gli autori per esemplificare, in
quell’edizione datata 1913.
Oggi colei che qui sopra è ben descritta è ancora di più:
Regina. L’evoluzione dei tempi ha fatto divenire la donna, oltre che moglie
amata, amante e madre, anche professionista di attività primarie che una volta
per errata concezione del maschilismo erano loro precluse. Erano loro riservate
soltanto attività secondarie assenti di responsabilità oggettiva, tranne la precipua
di sobbarcarsi l’onere di diventare madre e a quella di non poco conto, ma
gravosa, di attendere all’educazione dei figli.
Da allora tant’acqua è fluita sotto i ponti. Nuove attività
sono nate accanto alle vecchie, importanti e di assoluta responsabilità oggettiva; e le donne hanno avuto il
coraggio di intraprenderle con efficacia maggiore dell’uomo, forse anche perché
essa è più riflessiva di noi maschi. Esse intravedono nuovi orizzonti e si
applicano con profitto intellettuale al pari se non di più degli uomini.
Donne famose per aver acquisito insigne onorificenze quali
premi Nobel ve ne sono tante; esempi da citare sono: a partire dalla polacca Marie
Curie, premio Nobel per la Fisica — dovutasi trasferire dalla Polonia dominata
dai russi a Parigi, poiché alle donne non era consentito accedere agli studi
superiori; le italiane Grazia Deledda per la letteratura e Rita Levi-Montalcini
per la medicina, ultima arrivata, nostrana, a fregiarsi di questo ambito premio
riservato agli insigni studiosi.
E per parlare soltanto di geni italiani, tralasciando gli
uomini per essere questa valutazione
dedicata soltanto alle donne nel giorno a loro dedicato. È doveroso fare
esplicita menzione della giovane astronauta Samantha Cristoforetti che dall’alto dei cieli infiniti
ci saluta a ogni giro di rotazione satellitare della terra.
Altra donna eccellente è la giovane cinquantaduenne fisica
nominata Direttore del Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire (Organizzazione
Europea per la Ricerca Nucleare), il cui acronimo è CERN, Fabiola Gianotti essa si
cimenta, in un laboratorio di pace, di ricerca e scoperta della fisica delle alte energie, che sono
principalmente gli acceleratori di particelle subnucleari; lavorando in un tunnel di 27 Km e
che si trova nella Svizzera a circa 100 metri di profondità di questo nostro
pianeta, per scoprire l’accelerazione delle particelle atomiche
dell’universo.
Ecco cosa dobbiamo alle nostre donne:
Gratitudine: per l’amor filiale che ci profondono da fin
della fecondazione, per le grandi emozioni che ci regalano e sanno farci vivere, per la loro preminente
intelligenza di farci sentire uomini, per essere loro nostre compagne fedeli,
per il piacere di averle nostre consigliere leali e per farci sentire
orgogliosi di loro.
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