SAN FRATELLO - E’ saltata anche quest’anno la rassegna annuale del cavallo
sanfratellano che consentiva a tutti gli allevatori del famoso cavallo,
presenti sia in loco che nel territorio regionale, di presentare i puledri e le
puledre per l’iscrizione al registro anagrafico.
Tale importante registro
affidato all’Istituto per l’incremento ippico di Catania, responsabile regionale
degli equini dell’Isola, non ha potuto
procedere alle registrazioni, poichè a detta degli incaricati, a causa dei
tagli della scure regionale, non ha i mezzi sufficienti per recarsi nei luoghi
consolidati nei decenni sia per le operazioni preliminari che per quelle
anagrafiche.
Qualora si riuscirà nel tempo a risolvere
finanziariamente la situazione, sarà molto difficile riprendere il lavoro
interrotto ai danni della categoria e della tenuta della famosa popolazione
razza sanfratellana. Ciò continua ad essere un problema anche per la mostra
annuale che vede la presentazione dei soggetti, non più a discrezione degli
esperti del settore bensì degli allevatori che scelgono a proprio piacimento
per presentare alle commissioni di valutazione equini dei propri allevamenti.
E’ solo la passione e l’attaccamento alla cultura verso il cavallo che ancora
resistono tali allevamenti, poichè non hanno più alcun incentivo nè contributo
per il mantenimento o la partecipazione a mostre. E’ stata quindi interrotta
una tradizione introdotta nel 1935, che nelle stazioni selezionate, con gli
stalloni, venivano fissati i caratteri acquisiti e controllati attraverso
apposite commissioni, i nuovi soggetti marchiati a fuoco, alla presenza degli
esperti ed inseriti nell’albo genealogico risalente a decenni precedenti, con
grande stupore e rigore scientifico.
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