Il Comitato sorto per difendere il diritto alla salute e dire no al business,
starebbe per presentare ricorso al Tar di Catania per chiedere la sospensiva
dei lavori.
di Giuseppe Lazzaro.
Torrenova - E’ una notizia ancora da confermare ma, pare, che tutto
proceda verso la conferma. Il Comitato “No biomasse/No pirolisi”, costituito
per combattere la realizzazione degli impianti in contrada Cuba a Torrenova, su
parere favorevole non del Comune di Torrenova ma della Regione Siciliana con
tanto di firma del governatore, oggi nella bufera, Rosario Crocetta, starebbe
presentando ricorso al Tar di Catania venendo assistito dall’avvocato Sergio
Anzaldi, noto penalista di Mazzarino (Caltanissetta) e padre di un attuale
deputato regionale.
Il ricorso al tribunale amministrativo regionale etneo
sarebbe teso a chiedere la sospensiva dei lavori di costruzione degli impianti
già avviati. E questo, di fatto, bloccherebbe tutta l’opera. Le ditte
interessate, la “Nautilus”, “Multiecoplast” e “New Energy”, tutte riconducibili
alla famiglia di imprenditori Paterniti di Capo d’Orlando, se sospensiva sarà,
potrà appellarsi al Cga di Palermo con tutte le lungaggini del caso.
Se è vero,
come sostengono le ditte interessate, che in quegli impianti verrebbe prodotta
energia pulita, è anche vero che i cittadini, torrenovesi e non, si chiedono a
cosa servono questi impianti e per quale utilità. Dietro c’è sempre un
business, come affermato dall’attivo Comitato i cui caposaldi sono l’ex sindaco
di Capri Leone Giuseppe Musarra, Angelo Corpina, Legambiente Nebrodi e
l’imprenditore Salvatore Lionetto.
fonte:glpress.it
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