Vacanze a San Fratello, cosa fare e dove andare?

Grazie alla vicinanza con il mare e con i boschi, San Fratello è una meta strategicamente invitante tutti i giorni dell'anno. Ecco un prezioso vademecum per il turista. Dalla paleontologia all'archeologia; dalle tradizioni religiose, folcloristiche e popolari alla bellezza dei paesaggi naturalistici; dal trekking a piedi o a cavallo ai lanci con deltaplano. 

San Fratello è un centro che offre tutto l’anno diversi motivi per essere considerato una meta turistica ambita sui Nebrodi. La Settimana Santa è certamente il periodo migliore per visitare l’antico borgo, con i riti religiosi arricchiti dalla singolare Festa dei Giudei. Inoltre il centro proprio in quei sette giorni è sede di eventi artistici e culturali connessi con i riti pasquali.  

E se il 10 maggio in occasione della storica Festa dei Patroni, i Tre Santi martiri Alfio, Filadelfio e Cirino la cittadina è meta di numerosi fedeli e appassionati del cavallo sanfratellano, è soprattutto la terza settimana di settembre a raccogliere nuovi motivi di interesse, poiché il 17 di ogni anno viene festeggiato San Benedetto il moro, il santo concittadino conosciuto in tutto il mondo ed eletto Protettore del centro a furor di popolo; mentre la domenica successiva si svolge la storica Mostra Mercato Concorso del Cavallo Sanfratellano.

Il 17 settembre a San Fratello si festeggia San Benedetto il moro, al secolo Benedetto Manasseri nato nel centro nebroideo nel 1524 da schiavi etiopi. 
La domenica successiva alla festa di San Benedetto, si svolge in contrada Passo dei Tre la storica Mostra Mercato Concorso del Cavallo Sanfratellano. Una prestigiosa popolazione equina presente sul territorio da circa 900 anni, che attende un riconoscimento a razza ormai da decenni.

Mentre nel periodo invernale il paesello concede diversi periodi per godere di un territorio incontaminato, nei mesi caldi San Fratello diventa la meta ideale per sostare durante le vacanze, grazie ad una posizione strategica, con la vicina costa tirrenica che dista appena 12 km, e il verde Parco dei Nebrodi che praticamente avvolge il vasto territorio comunale, con il meraviglioso e rinomato bosco distante appena 3 km dal centro abitato.

Bosco di San Fratello

Per tutti coloro che vorrebbero visitare San Fratello ecco un piccolo vademecum per il turista, per sapere cosa fare.

La prima tappa che consigliamo è la Grotta di San Teodoro, che si trova nel territorio comunale del vicino centro di Acquedolci. Questo giovane paese tirrenico fino a 40 anni fa era una frazione di San Fratello, per tale motivo la storia dei due paesi si intreccia inevitabilmente. La grotta è un sito di paleontologia molto importante nell'isola, e si trova ai piedi del roccioso Monte San Fratello, facilmente raggiungibile dalla cittadina tirrenica. Questo luogo può essere considerato il punto di avvio della civiltà sull'isola, inoltre all'interno sono stati trovati diversi reperti fossili risalenti a circa 200.000 anni fa. Un autentico museo a cielo aperto.

La Grotta di San Teodoro

Altra meta da non perdere è proprio il Monte San Fratello, ad appena 2 km a nord del centro abitato. In cima al monte sarà possibile visitare una vasta zona archeologica, l'altopiano infatti fu sede di un'antica città greco-romana, che recenti scavi sembrano identificare in Apollonia di Sicilia (IV sec. a.C. - I sec. d.C.). Sempre sul Monte si trova ed è visitabile il Santuario dei Tre Santi, con il nucleo centrale risalente al periodo normanno, dalla particolarissima struttura architettonica e con la cripta che secondo la tradizione locale custodiva le ossa dei martiri.

Ma il Monte San Fratello oltre ad essere un luogo incantevole e ricco di storia, offre la possibilità per gli esperti e appassionati di deltaplano, di potersi lanciare da 716 m.s.l.m. direttamente sulla costa tirrenica. Qui infatti non molto tempo fa si è svolta una tappa del Trofeo D'Arrigo.

Una foto aerea della cima del Monte San Fratello, in primo piano il Santuario dei Tre Santi, al centro di una vasta zona archeologica.
Il Monte San Fratello è un punto ideale per i lanci in deltaplano
       
Nonostante il centro storico di San Fratello abbia subito rovinose frane che hanno cancellato molti monumenti cittadini (7 quartieri, 10 chiese e numerosi palazzi nobiliari sono andati distrutti), il centro nebroideo vanta ancora luoghi incantevoli che meritano l'attenzione dei visitatori.
  
Una passeggiata nei vicoli del centro storico rimasto intatto dopo le calamità del 1754 e 1922, riporterà indietro le lancette del tempo, e passando per le vie Stesicorea, San Nicolò, Bando, Bandiera, Manzoni, Crocifisso, Roccalavera, Diecimila e Martiri oltre ad ammirare le suggestive abitazioni rimaste intatte da decenni, sarà possibile ammirare (purtroppo solo dall'esterno) il Palazzo Mammana, il battistero del SS Crocifisso, i ruderi della basilica di San Nicolò e scorgere in cima al colosso della Roccaofote le poche mura rimaste che facevano parte del Castello di San Filadelfio. Inoltre da questi quartieri sopraelevati sarà possibile ammirare un panorama unico a 360°, con a sud i quartieri nuovi di San Fratello e la cornice del Parco dei Nebrodi, che culminano con la cima del Monte Soro (1847 m.s.l.m.), e a nord la costa tirrenica da Cefalù a Capo d'Orlando, con in primo piano il Monte San Fratello e sullo sfondo le isole Eolie. Sempre nel centro storico, si trova il Museo Etno-Storico-Antropologico Ermenegildo Latteri, molto suggestivo anche perché è stato ricavato all'interno di 12 abitazioni storiche. Consigliamo inoltre di fare visita all'antica Farmacia Lo Balbo, in piazza portella, per ammirare i bellissimi affreschi all'interno dell'attività commerciale, recentemente restaurati dai proprietari.

La Roccaforte che domina dall'alto il centro abitato, su questo colosso di pietra si ergeva un antico castello vedetta a difesa di una cittadella militare. La costruzione è ormai scomparsa, forse dopo un terremoto o una frana.

Particolare del Palazzo Mammana

All'interno del Museo Etno-Storico-Antropologico Ermenegildo Latteri


Particolare del battistero del SS Crocifisso del 1595

via San Nicolò

Ruderi della basilica di San Nicolò

via Bando
via Stesicorea

Una tappa obbligata è la visita della Chiesa Madre e del seicentesco Chiostro Francescano. La piccola chiesa è stata elevata a Santuario diocesano di San Benedetto il Moro. Attualmente in restauro, ma prossimi all'apertura, sono i locali annessi al luogo di culto, che ospitano la biblioteca del '500 dedicata al prof. Benedetto Craxi (nonno del più noto Bettino, politico italiano - i Craxi sono originari di San Fratello).

Altare maggiore del Santuario diocesano di San Benedetto il moro, Chiesa Madre di San Fratello
Il chiostro costruito nel 1617 con colonne prelevate da un tempio greco della città sul Monte San Fratello. La struttura realizzata per volere di una nobile famiglia locale è stata un convento francescano.

In pieno centro, esattamente in piazza Ricca Salerno (economista sanfratellano), si trovano i locali che custodiscono alcuni importanti reperti archeologici recuperati dal Monte San Fratello. La piazza è considerata il centro del paese, comunemente chiamata "Monumento" dai residenti, per via della presenza nel centro della statua del milite ignoto. Le piazze hanno sempre avuto un'importanza particolare nella struttura urbana di San Fratello, infatti il centro abitato possedeva probabilmente una delle piazze più belle di Sicilia, purtroppo andata distrutta nella frana del 1922.

Stanza dei reperti della zona archeologica del Monte San Fratello

Piazza Ricca Salerno o Monumento, in occasione delle celebrazioni del 4 novembre

La piazza perduta di San Nicolò, posta nei quartieri alti era adornata da una balaustrata marmorea sormontata da una trentina di busti raffiguranti personaggi storici dell'epoca. Dominava dall'alto il paese e circondava l'antica basilica omonima, prima Matrice di San Fratello
Girovagando per il centro sarà facile imbattersi in altre piazze singolari, ed oltre a quella centrale, molto suggestive sono la piazza del SS Crocifisso del 1664; la piazza del Convento con al centro una statua di San Benedetto il moro e poco più distante una croce risalente al periodo barocco. Nei quartieri più a sud si trova la piazza Federico II con al centro un'opera firmata dal noto artista Ettore Maria Merlino raffigurante il Cavallo Sanfratellano, mentre dall'altra parte del paese la piazza Delle Grazie offre un panorama mozzafiato della vallata che culmina nella costa tirrenica. 

Piazza del SS Crocifisso
Piazza del Convento
Statua del Cavallo Sanfratellano al centro della piazza Federico II
Piazza Delle Grazie nell'omonima chiesa all'ingresso del centro abitato
Di importanza strategica è la piazza Portella dei Galli, che seppur non sia sede di nessun monumento e non è neppure contraddistinta come piazza, può essere comunque considerato un luogo spartiacque tra la San Fratello medievale e quella moderna, figlia della ricostruzione post-frana. Da segnalare comunque la presenza nella piazza Portella della storica farmacia nel palazzo settecentesco e relativi affreschi, di recente restauro. 

Infine di grande valore affettivo sono le piazze della Madonnina, nell'omonimo quartiere, e la piazza San Nicolo nuova nel devastato quartiere Stazzone, simbolo della terza frana di San Fratello, con il mosaico del Cristo risorto sullo sfondo a ricordare la presenza della nuova chiesa di San Nicolò recentemente abbattuta, e che i residenti sperano faccia parte di un nuovo tempio dedicato al vescovo di Mira, uno dei primi culti cristiani presenti a San Fratello.

Il Mosaico del Cristo Risorto, ultimo simbolo rimasto in piedi dopo la demolizione della Chiesa di San Nicolò nuova costruita negli anni '50 in seguito alla demolizione dell'antica basilica posta nel centro storico. Questo mosaico faceva parte dell'altare maggiore del grande tempio cristiano
Sempre nel centro abitato si trovano cinque bellissime opere pittoriche, realizzate da artisti locali. In Piazza Portella (traversa via Convento), “Continuum”, di Ben Ventura; in piazza Madonnina, “La Devozione”, di Nino Manasseri; in via Saverio Latteri (davanti alla Farmacia), “La Conversazione” di Nino Manasseri; in via Cirino Scaglione (traversa via Stazzone), “Da…all’avvenire”, di Calogero Corrao, Aldo Zisa e Alessandro Maio; in piazza Monumento (scalinata cavalieri di Vittorio Veneto), “Restare”, di Mario Bifarella.







Durante la vostra permanenza sarà possibile degustare alcuni prodotti tipici, consigliamo di assaggiare i piatti locali con carne di suino nero dei Nebrodi, e la pregiata carne di Cavallo Sanfratellano; formaggi e salumi sono la specialità della casa, mentre è particolarmente ricca la pasticceria locale, che trova ampi consensi nella lavorazione della pasta di mandorle. Nelle pagine utili del blog, tra le altre cose, troverete indirizzi e numeri delle attività commerciali dove sarà possibile assaggiare e comprare i prodotti tipici di San Fratello.

Per gli amanti della natura il Bosco di San Fratello sarà un luogo che difficilmente potrà essere dimenticato, con luoghi meravigliosi che lasciano senza fiato il visitatore. Dirigendosi a sud, al confine con il territorio di San Fratello si trovano due laghi (il Maulazzo e il Biviere di Cesarò), che dovranno essere tappe obbligate di una vacanza in questo bellissimo territorio. Luogo ideale per tutti gli appassionati di trekking, bisogna aggiungere ai percorsi dentro il bosco di San Fratello, i due fiumi che chiudono i confini del territorio Sanfratellano, i torrenti Inganno e Furiano, risalendo quest'ultimo ci si imbatterà in un medievale ponte fondato nel periodo arabo, anche se successivamente è stato rimaneggiato. Per gli amanti delle due ruote, la SS 289 che a partire dalla costa tirrenica attraversa il territorio di San Fratello verso il comune di Cesarò, è una delle strade che meglio si adatta ai percorsi ciclistici (fantastica per gli scalatori), mentre per i cultori della Mountain Bike i percorsi che si snodano dentro il bosco, in particolare in prossimità dei due laghi, sono l'ideale per provare emozioni ad alta quota.   

Panorama invernale del bosco

Panorama primaverile


Trekking a cavallo lungo i torrenti

Panorama del Bosco di San Fratello

Al confine sud del territorio di San Fratello sono visitabili due laghi, il Biviere di Cesarò e il Maulazzo
In queste terre, il dominatore assoluto ed incontrastato è il Cavallo Sanfratellano, e per tutti coloro intenzionati a fare un giro sui bellissimi esemplari, consigliamo di contattare la locale Associazione Nazionale del Cavallo Sanfratellano.


A San Fratello poi, c'è una storica Società di Mutuo Soccorso che vanta una fanfara unica al mondo poiché formata dai tipici Giudei di San Fratello; le nuove leve vengono addestrate per fare parte della mitica fanfara, perciò anche se vi trovate in paese in date diverse dalla Settimana Santa, contattando questo storico sodalizio sarà possibile organizzare un incontro per conoscere meglio questa tradizione, ed assaporare uno degli aspetti folcloristici più misteriosi e particolari al mondo. Uno spaccato di vita che tra Sacro e Profano affonda le proprie radici nel medioevo, ma che nel tempo è mutato, ramificandosi con la cultura popolare del luogo e sfociando in uno spettacolo davvero degno di nota, sia per gli occhi sia per le orecchie.

Un'istantanea della Processione del Venerdì Santo con la presenza dei Giudei di San Fratello
Per gli studiosi di linguistica e glottologia, ma non solo, è quasi superfluo ricordare che San Fratello è una meta imprescindibile, in quanto il centro abitato conserva la preziosa parlata sanfratellana, detta gallo-italica, di matrice normanna, tutt'oggi lingua madre di numerose famiglie residenti. Infatti il centro nebroideo è forse quello che può vantare ancora in maniera molto presente questo prezioso codice nella popolazione. Basterà chiedere ai residenti per udire un dialetto ormai antico di 1.000 anni.      


San Fratello, scorcio del corso principale
Per concludere, ci sono da osservare i lavori di consolidamento del centro abitato, davvero interessanti per gli studiosi di geologia, ingegneria e settori analoghi. Il consolidamento del centro partito dopo l'ultimo dissesto idrogeologico del febbraio 2010 ha visto l'installazione di paratie e pozzi drenanti con tecniche innovative e sperimentali. Molti esperti hanno studiato il territorio di San Fratello, e i recenti lavori sono frutto di studi e ricerche che hanno varcato anche le porte di prestigiose università italiane. Lavori che non mirano solamente a salvare le abitazioni dei 3.800 residenti, ma puntano a mantenere vive alcune delle tradizioni più singolari della cultura italiana, per salvare un patrimonio storico inestimabile.

  

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