Comunicato del Comune di San Fratello sul Piano di Tutela e Valorizzazione del dialetto galloitalico
Lo scorso giovedì 13 agosto 2015 pomeriggio, l’Amministrazione comunale di San Fratello ha presentato alla
cittadinanza il suo “Piano di tutela e valorizzazione del dialetto
galloitalico”, predisposto per l’intervento sulla salvaguardia del peculiare
dialetto locale. Presenti il Sindaco Mario Fulia, il Vice-Sindaco Ciro
Carroccetto, il Presidente del Consiglio comunale Vittoria Liuzzo e gli
Assessori Luigi Salanitro e Antonella Carrini e una folta rappresentanza della
cittadinanza sanfratellana.
Come noto, la parlata del centro nebroideo è
una delle varietà linguistiche galloitaliche della Sicilia e rientra tra le
alloglossie e le minoranze linguistiche dell’Isola. La parlata si è formata
dopo l’arrivo di coloni italiani settentrionali, insediatisi nell’antico borgo
a partire dalla fine dell’XI secolo e in seguito alla conquista normanna
dell’Isola.
L’Amministrazione, conscia del fatto che il dialetto ha
rappresentato per secoli il principale fattore di coesione sociale e continua
ad essere ancora oggi un veicolo vivo di comunicazione orale e una
componente essenziale dell’identità locale, ha predisposto una serie di
interventi, prendendo spunto dalle migliori esperienze di tutela, già
realizzate nelle aree italiane dove sono presenti minoranze linguistiche, con
obiettivi fissati e riferiti alle circostanze e alle necessità della comunità
sanfratellana.
L’azione, ambiziosa e irta di ostacoli per la delicatezza della
materia ma improrogabile al tempo stesso, è stata discussa davanti ad un folto
gruppo di cittadini. Sono intervenuti con le loro osservazioni il prof.
Giuseppe Foti, Carmelo Faranda, il dott. Alfredo Iraci, il prof. Nicola
Bellitto, gli insegnanti Antonino Scavone e Teresa Mammana. Dalla discussione,
sono emersi sia gli ostacoli da affrontare -necessità della parteciapazione
attiva della comunità al progetto- che i numerosi punti di forza.
Il
sanfratellano infatti è uno dei dialetti galloitalici meridionali studiati e
documentati dalle Università siciliane e dalla catanese in particolare, nella quale
è stato attivato fin dal 1987 uno specifico progetto di ricerca. Agli studi
universitari si farà riferimento per la crescita del prestigio del dialetto
nella percezione dei parlanti.
Dall’altro lato ci si impegnerà perché il
dialetto guadagni nuovi ambiti d’uso, specialmente scritti, all’insegna
dell’utilità e della spendibilità di questo codice (toponomastica bilingue,
ingresso del dialetto nel mondo del commercio, nomi dei pro dotti e dei
mestieri in galloitalico ecc.). L’assemblea si è sciolta, dopo l’ascolto di un
commovente componimento in dialetto galloitalico, declamato dal suo autore Pino
Mazzullo.
L'Amministrazione Comunale
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