ATTUALITA'
Longarone, i ragazzi hanno portato in concorso i lavori
ispirati alla tragedia. Primo premio allo scientifico di Lamezia con un testo
sulla frana di Maierato. Al terzo posto l’istituto Sciascia – Fermi di Santa Agata di Militello (Me) con “Vajont – San Fratello”.
Enrico De Col.
L’attenzione all’ambiente e la cura del territorio al centro
della prima edizione del concorso nazionale “Vajont 50+ il mio Vajont”,
promosso da Fondazione Vajont e Comune con la collaborazione del ministero
dell’istruzione.
Nello scorso anno scolastico hanno partecipato decine di
scuole da tutta Italia (solo una bellunese: l’istituto Canossiano di Feltre)
portando testi, video o foto ispirati al monito della tragedia con uno sguardo
particolare all’attualità.
«Il concorso è nato nel 2014 – spiega il presidente della
Fondazione, Roberto Padrin – con lo scopo di promuovere alle nuove generazioni
la nostra memoria e renderle in questo modo più consapevoli». «Mio padre era un
alpino – ha detto la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Michela
Possamai – e fu uno dei soccorritori. Il messaggio che voglio dare a tutti i
ragazzi e i docenti è quello di essere preparati a servire, ad educare a
comportamenti responsabili. Il Vajont non è un tema che riguarda solo Belluno
ma deve fare riflettere tutta Italia».
Ospite speciale il sottosegretario all’ambiente
Barbara Degani: «Assieme al ministero ci siamo attivati per cambiare alcune
linee guida formative, inserendo la diciture “responsabile e sostenibile” alle
ore di lezione di cittadinanza attiva per imparare dagli errori del passato».
Dopo gli intermezzi musicali di Paolo Fornasier e
l’intervento di Franco Chemello a nome dello Scuole in Rete, si è presentata la
commissione di valutazione degli elaborati, con la referente Irma Visalli. «Il
Vajont ha unito l’Italia, paese pieno di ricchezze ambientali ma nel contempo
pieno di grandi fragilità».
Ecco dunque i lavori migliori: segnalati la classe terza
della media Vannucci di Città della Pieve (Pg) con “Alla scoperta di San
Salvatico”, la terza della media D’Arrigo di Venetico (Me) con “Il mio Vajont,
Saponara 2011”, le prime e seconde medie dell’istituto Dante di Vittorio Veneto
con “Memoria collettiva, il nostro Vajont” e la 2ªA dell’Itis De Simoni-
Quadrio di Sondrio con “Disastri naturali in Valtellina”.
Al terzo posto
l’istituto Sciascia – Fermi di Santa Agata di Militello (Me) con “Vajont – San
Fratello”, al secondo posto la 3ªB dello scientifico Galilei di Catania con
“Revival Mine” ovvero un progetto di riqualifica del sito della miniera di
Paquasia;
al primo posto le classi seconde e quarte dello scientifico
Galilei di Lamezia Terme (Cz) con “La frana di Maierato”, con un appello amaro
in ricordo della tragedia causata dal fango nel 2010 che fa capire che la
lezione del Vajont è ancora lontana dall’essere imparata.
fonte: Corriere delle Alpi
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