A rilento la ricostruzione, fanno paura le incertezze

ATTUALITA'
Mancano le graduatorie e un serio Piano Regolatore.

Salvatore Mangione.
San Fratello, e i suoi abitanti, sono da troppo tempo afflitti da un dissesto idrogeologico che ha causato danni ingentissimi. La città vuol però ricostruire presto la sua storia e guardare con speranza al suo futuro ma nessuno sembra volere, o potere, dare risposte concrete a chi le chiede. Eppoi ci sono dei paradossi come alcune abitazioni che dopo 50 anni non sono state ancora regolarizzate o delle case Iacp occupate abusivamente da chi non ha titolo per farlo.   

Qualsiasi esame ed indagine riguardante la situazione ambientale sta molto a cuore non solo agli abitanti ma anche alle autorità competenti. Risulta ormai chiaro che i tecnici della Protezione Civile aspettano delle proposte concrete e fattibili tendenti a migliorare le condizioni di vivibilità e di sicurezza della popolazione che ha subito davvero troppe emergenze.

La conoscenza del territorio altro non dovrebbe produrre se non un diverso modo comportamentale sia sull’ambiente che sulle costruzioni. Infatti è certo che qualsiasi impatto ambientale, sia privato che pubblico, dovrebbe non solo rispettare l’ambiente ma anche ridare un senso alla vivibilità ed alla tranquillità delle future generazioni. 

Il tema è abbastanza sentito fra i giovani anche se poi, all’atto pratico, sono in pochi coloro che possono permettersi, in autonomia, di avere delle condizioni economico-sociali che consentono una programmazione di vita autonoma. La casa diventa un elemento fondamentale per progettare il futuro con serenità e con maggiore attaccamento al paese. A San Fratello, dunque, risulterà fatale ogni ritardo nella storia della ripresa economica e sociale del centro montano.

Infatti non si possono certamente individuare responsabilità nel personale del comune per quanto riguarda i ritardi, nè tanto meno in coloro che, non ricevendo indirizzi specifici a livello politico-amministrativo, non possono avviare alcuna pratica per ritornare ad una tanto attesa serenità. Tutte le coppie e le famiglie che non hanno una casa, sanno pure che da oltre un decennio, e quindi anche durante tutta la fase post-dissesto idrogeologico, non è stata aggiornata o formulata alcuna graduatoria per aventi diritto ad eventuali alloggi. è sicuramente una grave lacuna per non parlare poi della possibilità di avanzare eventuali richieste di progettualità, poiché al momento non risulterebbe alcuna zona o area disponibile nel territorio comunale.

San Fratello è priva di Piano Regolatore e con un vecchio piano di fabbricazione non più efficiente alla luce degli eventi locali. Quindi qualsiasi procedura sarebbe inefficace. Inutili sembrano tutti i tentativi per recuperare per esempio gli alloggi popolari dell'Iacp del quartiere Stazzoni. Per non parlare poi di quelli del Villaggio Ises, che dopo oltre cinquant'anni ancora non risultano regolarizzati, tanto che approfittando del caos burocratico, alcuni abusivi si sono introdotti in alcune abitazioni, provvisoriamente disabitate, ma ammobiliate e con regolari affittuari, sfidando le leggi ed i regolamenti.

Mancano sia gli aggiornamenti di una eventuale graduatoria comunale che una commissione che potrebbe valutarne la portata che un bando che possa rendere una quantificazione reale come anche un calcolo del fabbisogno. c'è da rimboccarsi le maniche e partire da zero sia per valutare il problema del ritardo nella ripresa, come anche l'accelerazione della individuazione delle necessarie aree edificabili sia pubbliche che private.

fonte: gazzetta del sud


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