I comuni sono i principali protagonisti della strategia area interna e dovranno individuare forme appropriate di gestione associate di funzioni e servizi.
Il Sindaco di Tusa, Angelo Tudisca, ha invitato
per il giorno 3 novembre alle ore 16.30, presso la propria sala
consiliare i primi cittadini dei comuni di Pettineo, Castel di Lucio,
Motta d’Affermo, Mistretta, S. Stefano di Camastra, Reitano, Caronia, Castell’Umberto, Alcara li Fusi, Militello Rosmarino, San Fratello, S. Agata di
Militello, Frazzanò, Longi, Galati Mamertino, Mirto, Naso, San Marco d’Alunzio,
Tortorici e San Salvatore di Fitalia, per discutere di strategia nazionale aree
interna.
I comuni, che sono stati inseriti ex lege, sono i principali
protagonisti della strategia area interna e dovranno individuare forme
appropriate di gestione associate di funzioni e servizi che siano funzionali al
raggiungimento dei risultati di lungo periodo degli interventi collegati alla
strategia.
Per l’ammissione dell’area progetto alla strategia e,
quindi, per sottoscrivere l’Accordo di Programma Quadro è necessario che i
comuni realizzino un’aggregazione permanente che non sia il frutto di occasioni
di partenariato create da opportunità di progettazione, come si è verificato in
passato con i PIT ed i GAL.
“L’obiettivo dell’incontro – afferma il Sindaco Tudisca – è
quello di valutare se c’è la volontà politica di creare una piattaforma
territoriale unica, capace di superare i confini amministrativi e le
limitazioni di competenze, elaborando una strategia d’area, che indichi un’idea
guida per indirizzare il cambiamento, lavorando sull’individuazione di una
filiera cognitiva trainante. Si tratta di un’occasione unica per progettare ed
attuare un’azione collettiva per assicurare universalità e migliore qualità dei
servizi di cittadinanza nonché il perseguimento dei risultati attesi dagli
investimenti in termini di sviluppo economico, sociale ed occupazionale.
Noi
sindaci dobbiamo essere in grado di superare localismi e di saper guardare
oltre i propri confini, perché è necessario realizzare un’associazione
permanente fra i comuni interessati costruita su un disegno di gestione
ordinaria di funzioni fondamentali e di servizi locali, valorizzando la
specificità del nostro territorio e il loro capitale territoriale. Solo se
riusciamo a far ciò possiamo costruire un confronto aperto con gli altri
soggetti presenti nel territorio e creare un partenariato di primo piano che ci
consenta di scrivere la bozza di strategia di sviluppo da inviare al
Ministero”.
fonte: 98zero.com
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