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San Fratello borgo dei presepi, come se tutto quello che si svolgeva in casa si fosse all'improvviso riversato nelle strade.
Salvatore Mangione.
Un nuovo modo di celebrare il Natale viene dalla voglia paesana di
rinascita, a ogni angolo di quartiere viene allestito un presepe, con
raffigurazioni di un certo livello. L'iniziativa, quasi spontanea, ha trovato negli ultimi anni, un
crescendo di partecipazione al punto che diventa sempre più piacevole ammirare
i capolavori esposti all'aperto.
Come se tutto quello che si svolgeva in casa
si fosse all'improvviso riversato nelle strade. Ed ecco che la fantasia e
l'arte, adattate al crocicchio delle viuzze, oppure allo spiovente di una
balconata, diventano luoghi di attrazione. Sempre più appariscenti, più ricchi
di personaggi, senza stravolgere il mistero della Natività, rispettando
l'antico fascino dell'ambiente che circonda, secondo la tradizione, la notte
Santa e la grotta di Bethlemme.
E' un misto di originalità e di bellezza, con l'intreccio di luci e di
colori appropriati, con antichi mestieri ben raffigurati, dove fanno da padroni
i pastori, gli allevatori, i greggi e gli armenti oltre i cavalli dai colori
variopinti di nero, baio e morello secondo la tradizione.
E come in ogni manifestazione che conta, non poteva venir meno la
curiosità: ai piedi del grande mosaico del Cristo Risorto, nella piazza di San
Nicolò di Bari, è stato allestito un piccolo presepe, essenziale, senza fasto,
ma solo simbolico, per ricordare a tutti che accanto a quel luogo sacro, sono
cresciute generazioni di fedeli e di cristiani, che con tanta umiltà attendono
ancora di essere risarciti e di riavere una casa.
fonte: gazzetta del sud
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