POLITICA
Un piano da due miliardi di euro per opere pubbliche infrastrutturali, di tutela ambientale, in ambito turistico e culturale del quale, però, non è nota la “genesi” politica.
“Patto per il Sud”, il deputato trapanese Girolamo Fazio,
capogruppo del Gruppo Misto, ha presentato una interrogazione al Presidente
della regione, Rosario Crocetta, con la quale ha chiesto chiarimenti sui
criteri adottati per l’inserimento di progetti ed opere nel piano di intervento
di cui si è sentito parlare sullo scorcio del vecchio anno.
In pratica una bella pioggia di milioni per Gela, la città
del presidente Crocetta, per interventi di riqualificazione di strade e piazze
quando altri comuni attendono interventi ben più incisivi legati a dissesto
idrogeologico, trattamento dei rifiuti, tutela delle acque e depurazione e
rimangono in emergenza. Per questa ragione, per avere chiarimenti sui criteri,
sulle procedure, sulle priorità, ho presentato una interrogazione».
«Forse – commenta Fazio – un intervento di tale
ampiezza per aspetti economici e finanziari e per coinvolgimento territoriale
avrebbe dovuto avere un carattere di maggiore diffusione e pubblicità tra gli
amministratori dell’isola tale da consentire la partecipazione di più comuni,
fermo restando i criteri ed i requisiti progettuali elencati nella delibera
288, e tale da configurarsi con una programmazione negoziata e condivisa».
Un Patto per la Sicilia di cui si è parlato poco, veramente
poco, anche su internet non si trova gran che; comunque per capirne insieme
qualcosa abbiamo riproposto, qui di seguito, un articolo di della collega
Rosaria Brancato, già pubblicato su http://www.tempostretto.it/
“Per la Sicilia che frana arriveranno i miliardi del
Masterplan, con un occhio, anzi due, di riguardo per la provincia di Messina
che farà la parte del leone probabilmente per la prima volta. Due sono infatti
le occasioni per il nostro territorio: la prima è il Patto per la Città
Metropolitana di Messina e la seconda è il Patto per la Sicilia. Mentre
in riva allo Stretto non si capiva a dicembre chi dovesse rappresentare la
Città Metropolitana, da Palermo il governatore Crocetta assicurava: Messina
sarà protagonista nel Patto della Regione, quello che porterà nell’isola, nei
prossimi 4 anni almeno 8 miliardi di euro. Così è stato perché l’assessore Udc Giovanni
Pistorio, insieme al messinese Maurizio Croce, nello stilare l’elenco
dei progetti da finanziare con il Patto per la Sicilia, hanno prestato molta
attenzione a Messina e provincia, per quel che riguarda dissesto
idrogeologico, ma anche viabilità, infrastrutture, turismo. La priorità in
Sicilia come garantito dal Presidente è la sicurezza del territorio, di pari
passo con le somme destinate alle infrastrutture, basta vedere lascheda dei
progetti del Patto per la Sicilia in ALLEGATO.
Le infrastrutture per la Sicilia
Dall’autostrada Siracusa-Gela all’aeroporto di Comiso, dall’itinerario
Ragusa-Catania a quello Camastra-Gela, alla messa in sicurezza ed agli
interventi di consolidamento delle dighe, passando a tutte le infrastrutture
necessarie a Lampedusa, Ustica, Pantelleria, Favignana, Linosa, Marettimo,
Levanzo, (in tutti questi casi ci sono numerosi interventi anche a tutela del
territorio, per la viabilità, l’edilizia scolastica e per la messa in sicurezza
nonché progetti per turismo e sviluppo e per ilsistema portuale delle isole
minori). Ancora in elenco per le infrastrutture i progetti per l’area
complessa Termini Imerese (porto turistico, moli, viabilità, risanamento,
parcheggi). Numerosi gli interventi di riqualificazione urbana nell’isola. Il porto
di Gela (nuova darsena commerciale e banchine), interventi a Pozzallo,
Marsala, Isola delle femmine(porto turistico). Per quel che riguardala
provincia di Messina: gran parte degli interventi relativi alle
infrastrutture interessano leisole Eolie (dissesto idrogeologico, viabilità,
presidi territoriali, porti, edilizia scolastica), il porto di Santo Stefano di
Camastra,
Welfare e legalità
Realizzazione 4 centri di eccellenza per l’accoglienza e
l’integrazione degli immigrati. Interventi per le sedi di polizia e per il
Comando per la legione dei Carabinieri, Cittadella giudiziaria di Catania,
riduzione del tasso di dispersione scolastica
Sviluppo economico e produttivo
Contratti di sviluppo in aree a fortissima crisi
occupazionale, fondo di garanzia regionale, zona franca legalità, zone franche
urbane, osservatorio regionale formazione professionale e mercato del lavoro.
Turismo e cultura
Parco archeologico di Ispica,parco archeologico della
Neapolis, interventi di destagionalizzazione, potenziamento filiera offerta
sportiva, itinerari turistici,religiosi, restauro Palazzo Reale, parco
archeologico di Camarina, Museo archeologico Ibleo, Museo del mare. Per la
provincia di Messina i progetti inseriti riguardano il restauro della
Chiesa di Santa Maria della Valle- Badiazza , la rifunzionalizzazione
del Forte Castellaccio, interventi al Museo regionale di
Messina, museo ecosostenibile, ottimizzazione dell’offerta museale,
Ambiente
Quasi tutti i progetti per il dissesto idrogeologico ed a
tutela dell’ambiente interessano il territorio messinese. Nelle altre aree gli
interventi riguardano impianti di compostaggio, messa in sicurezza, bonifica.
Per quel che riguarda Messina e provincia, quasi il 70% delle opere
finiranno con il riguardare il territorio. In primo piano la sistemazione
idraulica dell’Area Metropolitana di Messina. Un impianto di compostaggio a Capo
d’Orlando. I progetti per il dissesto idrogeologico, bonifica, messa in sicurezza,
consolidamento (e in taluni casi viabilità) interessano Messina, Saponara,
Sant’Agata di Militello, San Fratello, Rometta, Monforte San Giorgio, Pace del
Mela, Santa Lucia del Mela, Tripi,Montalbano Elicona, San Piero Patti, Raccuja,
Mistretta, Antillo, Pettineo, Castelmola, Mongiuffi Melia, Taormina, Limina,
Casalvecchio Siculo, San Marco d’Alunzio, Castell’Umberto, Mandanici, Frazzanò,
Savoca, Fiumedinisi, Lipari, Fondachelli Fantina, Furnari, Alcara Li Fusi,
Ficarra, Galati Mamertino, Longi, Motta Camastra, Librizzi, Leni, Caronia,
Furci, Naso, Militello Rosmarino, Santa Teresa Riva, Gualtieri
Sicaminò,Mistretta, Malvagna, Gallodoro, Gioiosa Marea, Ucria, Itala,
Roccalumera, Sant’Angelo di Brolo, Nizza di Sicilia, Reitano, Sinagra, Malfa,
Villafranca, Scaletta, Basicò, Capizzi, Limina, Patti, Tortorici, Moio
Alcantara, Capo d’Orlando, Acquedolci, Terme Vigliatore, Torregrotta,
Sant’Alessio.Progetti per gran parte dei torrenti (ad esempio Mela, San
Filippo, Savoca, Pagliara,Sirina, San Giovanni, Fitalia, Annunziata,
Catarratti, Bisconte). Interventi previsti per la bonifica di discariche, negli
alvei a rischio, canali di regimentazione, opere di tutela dei tratti di costa
e litorali a rischio, (vedi ad esempio Santa Margherita). Ancora opere di consolidamento
a Ponteschiavo, Mili, Santa Margherita, Galati, Santo Stefano, opere di
mitigazione rischio idrogeologico a Milazzo, interventi a Calvaruso, Scaletta,
Cesarò.
Per gran parte degli interventi sul fronte dissesto ne
abbiamo parlato nei giorni scorsi.Adesso lascheda della Regione per il Patto
della Sicilia è pronta, con l’elenco che indica le risorse ed il periodo
di riferimento (2016-2017) ed i settori individuati dal governo per le
azioni da finanziare. In allegato la scheda con i dettagli per settore e con i
singoli progetti inseriti nel Patto per la Sicilia”.
fonte: marsalaweb.it
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