Patto per il Sud, il deputato Fazio chiede chiarimenti

POLITICA
Un piano da due miliardi di euro per opere pubbliche infrastrutturali, di tutela ambientale, in ambito turistico e culturale del quale, però, non è nota la “genesi” politica.

“Patto per il Sud”, il deputato trapanese Girolamo Fazio, capogruppo del Gruppo Misto, ha presentato una interrogazione al Presidente della regione, Rosario Crocetta, con la quale ha chiesto chiarimenti sui criteri adottati per l’inserimento di progetti ed opere nel piano di intervento di cui si è sentito parlare sullo scorcio del vecchio anno.

«Un piano da due miliardi di euro, sulla carta, per opere pubbliche infrastrutturali, di tutela ambientale, in ambito turistico e culturale del quale, però – afferma Fazio –, non è nota la “genesi” politica, sconosciuto all’ARS, non concordato con i sindaci (forse solo alcuni fortunati con santi in paradiso, né con l’ANCI. Un piano che varato con una delibera (n 288) a fine novembre, viene modificato il 29 dicembre (delibera 344) laddove spunta un allegato B.

In pratica una bella pioggia di milioni per Gela, la città del presidente Crocetta, per interventi di riqualificazione di strade e piazze quando altri comuni attendono interventi ben più incisivi legati a dissesto idrogeologico, trattamento dei rifiuti, tutela delle acque e depurazione e rimangono in emergenza. Per questa ragione, per avere chiarimenti sui criteri, sulle procedure, sulle priorità, ho presentato una interrogazione».

«Forse – commenta Fazio – un intervento di tale ampiezza per aspetti economici e finanziari e per coinvolgimento territoriale avrebbe dovuto avere un carattere di maggiore diffusione e pubblicità tra gli amministratori dell’isola tale da consentire la partecipazione di più comuni, fermo restando i criteri ed i requisiti progettuali elencati nella delibera 288, e tale da configurarsi con una programmazione negoziata e condivisa».

Un Patto per la Sicilia di cui si è parlato poco, veramente poco, anche su internet non si trova gran che; comunque per capirne insieme qualcosa abbiamo riproposto, qui di seguito, un articolo di della collega Rosaria Brancato, già pubblicato su http://www.tempostretto.it/

“Per la Sicilia che frana arriveranno i miliardi del Masterplan, con un occhio, anzi due, di riguardo per la provincia di Messina che farà la parte del leone probabilmente per la prima volta. Due sono infatti le occasioni per il nostro territorio: la prima è il Patto per la Città Metropolitana di Messina e la seconda è il Patto per la Sicilia. Mentre in riva allo Stretto non si capiva a dicembre chi dovesse rappresentare la Città Metropolitana, da Palermo il governatore Crocetta assicurava: Messina sarà protagonista nel Patto della Regione, quello che porterà nell’isola, nei prossimi 4 anni almeno 8 miliardi di euro. Così è stato perché l’assessore Udc Giovanni Pistorio, insieme al messinese Maurizio Croce, nello stilare l’elenco dei progetti da finanziare con il Patto per la Sicilia, hanno prestato molta attenzione a Messina e provincia, per quel che riguarda dissesto idrogeologico, ma anche viabilità, infrastrutture, turismo. La priorità in Sicilia come garantito dal Presidente è la sicurezza del territorio, di pari passo con le somme destinate alle infrastrutture, basta vedere lascheda dei progetti del Patto per la Sicilia in ALLEGATO.

Le infrastrutture per la Sicilia
Dall’autostrada Siracusa-Gela all’aeroporto di Comiso, dall’itinerario Ragusa-Catania a quello Camastra-Gela, alla messa in sicurezza ed agli interventi di consolidamento delle dighe, passando a tutte le infrastrutture necessarie a Lampedusa, Ustica, Pantelleria, Favignana, Linosa, Marettimo, Levanzo, (in tutti questi casi ci sono numerosi interventi anche a tutela del territorio, per la viabilità, l’edilizia scolastica e per la messa in sicurezza nonché progetti per turismo e sviluppo e per ilsistema portuale delle isole minori). Ancora in elenco per le infrastrutture i progetti per l’area complessa Termini Imerese (porto turistico, moli, viabilità, risanamento, parcheggi). Numerosi gli interventi di riqualificazione urbana nell’isola. Il porto di Gela (nuova darsena commerciale e banchine), interventi a Pozzallo, Marsala, Isola delle femmine(porto turistico). Per quel che riguardala provincia di Messina: gran parte degli interventi relativi alle infrastrutture interessano leisole Eolie (dissesto idrogeologico, viabilità, presidi territoriali, porti, edilizia scolastica), il porto di Santo Stefano di Camastra,

Welfare e legalità
Realizzazione 4 centri di eccellenza per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati. Interventi per le sedi di polizia e per il Comando per la legione dei Carabinieri, Cittadella giudiziaria di Catania, riduzione del tasso di dispersione scolastica

Sviluppo economico e produttivo
Contratti di sviluppo in aree a fortissima crisi occupazionale, fondo di garanzia regionale, zona franca legalità, zone franche urbane, osservatorio regionale formazione professionale e mercato del lavoro.

Turismo e cultura
Parco archeologico di Ispica,parco archeologico della Neapolis, interventi di destagionalizzazione, potenziamento filiera offerta sportiva, itinerari turistici,religiosi, restauro Palazzo Reale, parco archeologico di Camarina, Museo archeologico Ibleo, Museo del mare. Per la provincia di Messina i progetti inseriti riguardano il restauro della Chiesa di Santa Maria della Valle- Badiazza , la rifunzionalizzazione del Forte Castellaccio, interventi al Museo regionale di Messina, museo ecosostenibile, ottimizzazione dell’offerta museale,

Ambiente
Quasi tutti i progetti per il dissesto idrogeologico ed a tutela dell’ambiente interessano il territorio messinese. Nelle altre aree gli interventi riguardano impianti di compostaggio, messa in sicurezza, bonifica. Per quel che riguarda Messina e provincia, quasi il 70% delle opere finiranno con il riguardare il territorio. In primo piano la sistemazione idraulica dell’Area Metropolitana di Messina. Un impianto di compostaggio a Capo d’Orlando. I progetti per il dissesto idrogeologico, bonifica, messa in sicurezza, consolidamento (e in taluni casi viabilità) interessano Messina, Saponara, Sant’Agata di Militello, San Fratello, Rometta, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, Santa Lucia del Mela, Tripi,Montalbano Elicona, San Piero Patti, Raccuja, Mistretta, Antillo, Pettineo, Castelmola, Mongiuffi Melia, Taormina, Limina, Casalvecchio Siculo, San Marco d’Alunzio, Castell’Umberto, Mandanici, Frazzanò, Savoca, Fiumedinisi, Lipari, Fondachelli Fantina, Furnari, Alcara Li Fusi, Ficarra, Galati Mamertino, Longi, Motta Camastra, Librizzi, Leni, Caronia, Furci, Naso, Militello Rosmarino, Santa Teresa Riva, Gualtieri Sicaminò,Mistretta, Malvagna, Gallodoro, Gioiosa Marea, Ucria, Itala, Roccalumera, Sant’Angelo di Brolo, Nizza di Sicilia, Reitano, Sinagra, Malfa, Villafranca, Scaletta, Basicò, Capizzi, Limina, Patti, Tortorici, Moio Alcantara, Capo d’Orlando, Acquedolci, Terme Vigliatore, Torregrotta, Sant’Alessio.Progetti per gran parte dei torrenti (ad esempio Mela, San Filippo, Savoca, Pagliara,Sirina, San Giovanni, Fitalia, Annunziata, Catarratti, Bisconte). Interventi previsti per la bonifica di discariche, negli alvei a rischio, canali di regimentazione, opere di tutela dei tratti di costa e litorali a rischio, (vedi ad esempio Santa Margherita). Ancora opere di consolidamento a Ponteschiavo, Mili, Santa Margherita, Galati, Santo Stefano,  opere di mitigazione rischio idrogeologico a Milazzo, interventi a Calvaruso, Scaletta, Cesarò.

Per gran parte degli interventi sul fronte dissesto ne abbiamo parlato nei giorni scorsi.Adesso lascheda della Regione per il Patto della Sicilia è pronta, con l’elenco che indica le risorse ed il periodo di riferimento (2016-2017) ed i  settori individuati dal governo per le azioni da finanziare. In allegato la scheda con i dettagli per settore e con i singoli progetti inseriti nel Patto per la Sicilia”.

fonte: marsalaweb.it


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