POLITICA
Per il Tar non appare assistito da apprezzabili elementi di
fondatezza. L'approvazione del bilancio è comunque intervenuta entro il termine
massimo di 30 giorni.
Giuseppe Romeo.
La prima sezione del Tar di Catania ha respinto l'istanza
cautelare proposta nel proprio ricorso dall'amministrazione comunale di San
Fratello contro l'approvazione del conto consuntivo 2014.
Quel termine, lo
ricordiamo, era stato imposto dal commissario ad acta nominato dall'Assessorato Regionale dopo la prima bocciatura del mese di luglio. Nel ricorso, il legale
dell'amministrazione Fulia, Ferdinando Croce, aveva denunciato l'illegittimità
dell'approvazione del rendiconto finanziario e della stessa convocazione del
consiglio comunale. L'attività deliberativa sarebbe stata sottratta alla
disponibilità del consiglio, esauritasi con la bocciatura nella seduta del 4
settembre.
In secondo luogo, il legale incaricato dall'amministrazione
sostiene l'impossibilità per il consiglio di esprimersi due volte su una stessa
proposta ed infine l'insussistenza dell'inerzia della presidente addotta alla
base della convocazione del vice presidente Ziino. L'amministrazione comunale
di San Fratello, in un procedimento parallelo, aveva quindi proposto ricorso
contro il silenzio inadempimento dell'assessorato regionale autonomie locali e
in particolare dello setto commissario Petralia aditi dal sindaco sulla
correttezza o meno delle procedure e della delibera del consiglio.
"E' una prima vittoria nella battaglia che ci vede
contrapposti al disgustoso tentativo dell'amministrazione di esautorare il
consiglio", ha dichiarato Filadelfio Ziino (foto a sinistra), vice presidente del consiglio
costituitosi tramite l'avvocato Francesco Nicosia.
L'amministrazione comunale
Fulia però non dispera: "Pur rispettando il contenuto della decisione -
afferma Fulia - si ritiene che il Tar si sia limitato a dare atto che
l'adozione della seconda delibera approvativa del conto consuntivo sia
intervenuta entro l'arco temporale di 30 giorni dalla convocazione disposta dal
Commissario ad acta. Il Collegio non si è ancora pronunciato sul punto
centrale".
fonte: amnotizie.it
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