ATTUALITA'
Nel dare la notizia in diretta a Tv2000, il prelato si è dichiarato compiaciuto per la notizia che almeno consentirà di ridare un tetto ai parrocchiani e all'immenso patrimonio artistico.
Salvatore Mangione.
Durante una trasmissione dedicata al problema degli sfollati del
dissesto idrogeologico del 2010, l'arciprete don Salvatore Di Piazza, ha
comunicato le ultime decisioni in merito alla ricostruzione della chiesa di San
Nicolò di Bari. Il tempio, inaugurato negli anni 60 del secolo scorso,
purtroppo, nonostante la sua consistente struttura in pietre e cemento, è stato
abbattuto.
Si è salvato solo il meraviglioso mosaico raffigurante il Cristo Risorto
e la canonica con annesso salone parrocchiale. Da approfonditi studi tecnici
sembra che gli addetti del Dipartimento Regionale della Protezione Civile,
abbiano concluso, dopo una serie di verifiche, l'unica soluzione possibile per
il momento sia quella di utilizzare il plesso della canonica e del salone per
ricavare una trasformazione in chiesa.
Sia l'ampiezza dell'edificio come anche l'attuale sito, scampato al
dissesto, si rendono sicuramente efficienti allo scopo. Nel dare la notizia in
diretta a Tv2000, il prelato si è dichiarato compiaciuto per la notizia che almeno
consentirà di ridare un tetto ai parrocchiani e all'immenso patrimonio
artistico, che al momento è disseminato in diversi garage del paese a rischio
di andare compromesso come le opere pittoriche del seicento e settecento e il
consistente numero di libri e parametri sacri. I fedeli hanno accolto, dopo sei
lunghi anni, la notizia con viva soddisfazione, fermo restando che l'ampia area
di risulta, oltre duemilacinquecento mq. potrà essere utilizzata per le
attività parrocchiali e cittadine.
fonte: gazzetta del sud
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