Falso e truffa dopo la frana a San Fratello

CRONACA
Iniziato il processo per dieci persone per l'indebito ottenimento del contributo di autonoma sistemazione.

Giuseppe Romeo.
Sono accusate di falso e truffa aggravata per l’indebito ottenimento del contributo per l’autonoma sistemazione nei mesi successivi alla drammatica frana del Febbraio 2010 a San Fratello. Si tratta di 10 persone, nei confronti dei quali si è aperto a Patti il processo di primo grado di fronte al giudice monocratico Sandro Potestio. 

L’inchiesta prende spunto da alcune ispezioni da parte de Carabinieri della locale stazione e della Polizia municipale presso la cosiddetta “zona rossa”, quella fascia ritenuta ad altissimo rischio dopo i danni causati dalla frana ed inibita a tutti. All’interno di diverse abitazioni fu riscontrata la presenza dei residenti.

L’inchiesta, che inizialmente coinvolse una trentina circa di persone, sfociò quindi, oltreché nella contestazione del reato di violazione del provvedimento dell’autorità per la mancata osservanza dell’ordinanza di sgombero delle abitazione e l’introduzione in zona rossa, nelle accuse di falso e truffa aggravata. 

I residenti infatti presentarono istanza al Comune di San Fratello per l’ammissione al contributo di autonoma sistemazione, beneficio concesso con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri a tutti quei nuclei familiari che furono costretti ad abbandonare le proprie case, gravemente compromesse dalla frana, e trovare sistemazione presso altri appartamenti a San Fratello o in altri comuni limitrofi. 

Durante l’udienza di Lunedì scorso sono stati sentiti i testi dell’accusa e quindi ha avuto inizio anche l’escussione di quelli delle difese rappresentate dagli avvocati Salvatore Ricca, Margherita Manasseri, Salvatore Lo Cicero e Francesco Nicosia. Il processo è stato quindi aggiornato al 6 Marzo 2017.

fonte: amnotizie.it

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