Città Metropolitana: “Governance territoriale. Servono rappresentatività aree interne ed elezione diretta sindaco”
POLITICA
Mancuso: “Sono stato sempre convinto che far coincidere la Città Metropolitana di Messina con tutto il territorio provinciale sia stata una forzatura, e che sarebbe stato più opportuno individuare un'area metropolitana più circoscritta e più coesa, lasciando ad altre realtà territoriali omogenee quale, l'area dei Nebrodi, la possibilità di una autonomia gestionale.
“Sarebbe logico
completare gli organi di gestione della Città metropolitana di Messina con un
Consiglio Metropolitano (sindaci e consiglieri comunali) che abbia una
rappresentanza espressione delle varie realtà comprensoriali, con particolare
attenzione ai comuni delle aree
interne”. Lo ribadisce il Senatore Bruno Mancuso (Ap) che torna sull’argomento
della governance del nuovo ente di area vasta.
“Sono stato sempre
convinto – sottolinea Mancuso – che far coincidere la Città Metropolitana di
Messina con tutto il territorio provinciale sia stata una forzatura, e che
sarebbe stato più opportuno individuare un'area metropolitana più circoscritta
e più coesa, lasciando ad altre realtà territoriali omogenee (quale l'area dei
Nebrodi) la possibilità di una autonomia gestionale. Probabilmente si è pensato
di privilegiare il criterio adottato per evitare effetti “domino” sulle altre
realtà metropolitane regionali”.
Le affermazioni di Mancuso prendono
spunto da una semplice analisi, ossia che il territorio dei 107 comuni dell'area
provinciale è molto più vasto di quello della città di Messina, e che la
popolazione, su un totale di 670.000 abitanti circa per tutta la provincia, è
suddivisa in 230.000 (ultima rilevazione) a Messina Città e 440.000 in tutti
gli altri comuni.
“Il Sindaco Accorinti – afferma
Mancuso - ancora non ha ben compreso il suo nuovo ruolo, dato che nel nuovo
Ente continuano ad essere adottate delibere del Commissario con poteri del Consiglio Metropolitano senza la
sua partecipazione, mentre dovrebbe (così come fatto dal sindaco metropolitano
di Reggio Calabria per il 7 Agosto) accelerare i tempi per la convocazione
elettorale, in modo da dare una governance reale e territoriale alla nuova
realtà istituzionale.
Il Consiglio metropolitano che sarà in
carica per poco tempo, dato che la sua durata è stata legata incomprensibilmente
al rinnovo del consiglio comunale della città capoluogo, dovrà adottare lo
Statuto del nuovo ente, che dovrebbe prevedere l'elezione diretta del Sindaco
metropolitano da parte dei cittadini, che così diventerà veramente il sindaco
di tutto il territorio. Una norma – ricorda
Mancuso – prevista dalla stessa legge
regionale, che la subordina però, in maniera assurda, all'articolazione del
territorio di Messina in più comuni, ponendo Messina sullo stesso piano di Roma
e Milano, che, come è noto, hanno milioni di abitanti.
Sono convinto che sulla base della
sperimentazione sul campo della legge, ci si renderà conto responsabilmente
della necessità di apportare gli opportuni correttivi, nell'esclusivo interesse
dei territori e dei cittadini che in essi vivono ed operano”.
Ufficio Stampa
Sen. Bruno Mancuso
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