POLITICA
Le somme bloccate riguardavano diversi capitolo di bilancio e hanno provocato diversi problemi alla gestione degli enti coinvolti.
Giuseppe Pintaudi.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al ddl enti
locali che assegna 500 milioni alla Sicilia. Una norma molto attesa dopo
che le somme erano state congelate nella legge Finanziaria regionale in attesa
della firma dell’accordo tra lo Stato e la Sicilia che dovrà passare anche
attraverso una parziale revisione dei decreti attuativi dello Statuto
siciliano.
Le somme bloccate riguardavano diversi capitolo di bilancio e hanno
provocato diversi problemi alla gestione degli enti coinvolti. Dai Comuni che
anche oggi hanno protestato attraverso l’Anci alle riserve naturali rimaste
senza soldi per la gestione prima che a queste fossero destinati i fondi per
gli Enti per il diritto allo studio. «Abbiamo approvato l’accordo con
la Sicilia nell’ambito del decreto Enti Locali. Le risorse che le
spettano arriveranno sia per quest’anno che per gli anni a venire – ha
affermato il Ministro Alfano Approvate anche le risorse per gli Enti
Locali che potranno così definire i bilanci senza tagliare i servizi.
Era un
impegno che avevo assunto il 26 maggio, a Palermo, all’Assemblea dei sindaci.
Impegno mantenuto». Su twitter è intervenuto il Sottosegretario
all’Istruzione Davide Faraone: «Grazie a queste risorse – spiega Faraone –
l’isola potrà venir fuori da logiche emergenziali che hanno danneggiato negli
anni i cittadini e lo sviluppo dell’intera regione. Basta a soluzioni tampone.
Basta escamotage dell’ultimo minuto per pagare gli stipendi ai dipendenti
precari. Con questi fondi prende sempre più corpo il progetto, quello
dell’Agenzia per i precari, alla quale stiamo lavorando sinergicamente, con gli
assessori Lantieri e Baccei, per garantire ai dipendenti siciliani posti di
lavoro produttivi e condizioni occupazionali stabili. E si comincia a delineare
l’immagine di una Sicilia non più ripiegata su se stessa ma che guarda a un
futuro di ripresa e sviluppo. Il governo nazionale guarda al Sud con
fiducia e mantiene gli impegni presi. Adesso non sprechiamo occasioni
preziose per l’isola».
In particolare, in merito alle norme in materia di enti territoriali, viene
modificato il regime di compartecipazione ai decimi dell’Irpef stabilendone le
entrate per la Regione ai fini dell’equilibrio finanziario basato
sull’aggiustamento strutturale dei conti pubblici della Regione Sicilia, basato
tra le altre cose su: riduzione della spesa corrente (esclusa sanità) del 3%
ogni anno dal 2017 al 2020; riduzione della spesa per pubblico impiego;
adozione dei fabbisogni standard per il comparto comunale; adozione dei
provvedimenti relativi alla legge Delrio in tema di riordino istituzionale e
legge Madia in tema di riforma della pubblica amministrazione.
fonte: amnotizie.it
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