TURISMO
Lungo il percorso gli splendidi cavalli sanfratellani trottano in tutta la loro possenza, poi resta lui, il bosco, che è come un baule carico di tesori dal quale non vorresti più uscire. Da un lato un lago che sembra fatto apposta per la realizzazione di una cartolina; dall’altro un albero che è un vero monumento della natura. Il tutto da poter vivere durante una giornata sui Nebrodi.
Dario La Rosa.
I due luoghi simbolo di cui parliamo si trovano nei pressi
di Monte Soro, la vetta più alta della catena montuosa nebroidea: sono il lago
Maulazzo e l’acero monumentale che si trova proprio in vetta al
monte. E se il primo è un luogo in cui riempire i polmoni, fare festa in una
natura incontaminata o divertirsi a piedi fra le sponde del lago o in
bicicletta, il secondo è un angolo di paradiso in cui poter trovare pace, in
cui poter contemplare ciò che la natura riesce a creare.
Ma andiamo in ordine, prima bisognerà raggiungere Portella
Miraglia, un luogo che d’inverno s’imbianca e d’estate si colora di verde.
Uscite a Sant’Agata di Militello (autostrada Palermo-Messina) e seguite la
strada che conduce a San Fratello in direzione Cesarò fino a Portella Femmina Morta (1500 metri s.l..m.). Da lì svoltate a sinistra
e addentratevi nel bosco. Una strada (accessibile solo alle jeep in alcuni
tratti) vi farà avvicinare alla meta. Se avete una utilitaria proseguite sulla
strada carraia fino a quando ritenete che l’auto possa andare, la prima parte è
infatti accessibile.
IL LAGO MAULAZZO E MONTE SORO
Dicevamo di questi due gioielli, il lago Maulazzo e Monte
Soro con il suo Acero monumentale. Un bivio vi farà scegliere se andare prima
dall’una o dall’altra parte. A sinistra un paio di chilometri vi separano dalla
magia del lago Maulazzo, a destra poco meno di cinque chilometri, vi faranno
invece arrivare proprio a fianco di questo monumento della natura.
Il lago maulazzo è un invaso artificiale creato in una
piccola radura circondata da boschi. Si può camminare sulle sue sponde sino
quasi a fare il giro completo. E’ un luogo ideale per chi cerca la pace e scorci
indimenticabili. Il lago, tra l’altro, d’inverno è meta degli appassionati di
trekking perché la sua superficie si ghiaccia facilmente e regala uno
spettacolo davvero suggestivo. In primavera ed estate, rospi e piante di ogni
genere vi faranno invece allegra compagnia.
L’acero di monte Soro lo trovate invece salendo quasi
in cima. Sulla sinistra, in un pianoro illuminato dal sole ci sono vecchie
staccionate ormai abbattute che vi conducono dritto alla meta. La maestosità
dell’albero e la sua grandezza vi cattureranno. Ed anche la salita verso la
vetta vi regalerà emozioni indimenticabili. La vegetazione è così fitta in
alcuni punti che è impossibile scorgere fra i tronchi degli alberi oltre
qualche metro. Una sensazione di avvolgimento totale.
LAGO MAULAZZO E MONTE SORO, COME ARRIVARE
Per arrivare al lago Maulazzo e a Monte Soro occorre, come
dicevamo, percorrere la statale San Fratello-Cesarò dall’uscita autostradale di
Sant’Agata di Militello. Per le informazioni specifiche o per eventuali guide
potete contattare le associazioni I
Nebrodi o Vaicoltrekking
Sicilia.
Fonte: siciliaweekend.info
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