ATTUALITA'
Da Patti a Tusa e aree montane. Buone prassi consolidate ed
efficienza hanno evitato la crisi.
Giuseppe Romeo.
La zona tirrenico-nebroidea ha retto bene l'onda lunga
dell'emergenza rifiuti che, in maniera più o meno grave, si è estesa in tutta
la Sicilia. In nessuno dei comuni del comprensorio tra Patti e Tusa, alcuni dei
quali interessati piuttosto da vertenze legate al mancato pagamento di stipendi
ai dipendenti, si sono verificati blocchi della raccolta o situazioni di
immondizia abbandonata per le strade.
Le buone prassi della raccolta
differenziata, unita ad uno sforzo importante da parte delle imprese che
gestiscono i servizi di igiene ambientale, hanno fatto sì che si evitassero le
drammatiche emergenze, ai limiti della crisi igienico sanitarie, che hanno
riguardato altri comuni della costa tirrenica. "Senza peccare di
presunzione, dobbiamo davvero fare un plauso ai nostri operatori", afferma
Luca Fiasconaro, direttore tecnico della Multiecoplast, società leader del
settore ed a capo di un gruppo di sigle che curano i servizi nel comprensorio
dell'ex Ato Messina 1.
"Molti di loro si sono sobbarcati turni da venti
ore rimanendo in fila dietro i cancelli della discarica di Lentini per
assicurare il conferimento dei rifiuti provenienti dai paesi nebroidei. Anche
in questi giorni abbiamo regolarmente conerito e questo ci dà tranquillità per
poter affrontare i prossimi due giorni nella speranza che realmente da venerdì,
con la riapertura di Bellolampo ed il conseguente sgravio del peso su Grotte
San Giorgio, la situazione possa tornare alla normalità".
Le stesse ditte
nei giorni scorsi avevano comunque preavvisato tutti i comuni di possibili disagi
che, come detto, sono stati in gran parte evitati, al netto di qualche
fisiologico rallentamento nella raccolta. "Siamo fortunati che abbiamo un
servizio assicurato da un'azienda seria, consapevole, responsabile - aveva
scritto nei giorni scorsi Irene Ricciardello, sindaco di Brolo -. I dipendenti
di quest'azienda già prima dell'alba sono già davanti ai cancelli della
discarica, pronti a svuotare gli autocompattatori. Questo ci ha permesso di
effettuare un servizio di raccolta ancora efficiente". Molti dei sindaci,
in tal senso, erano ricorsi ad appelli alla cittadinanza di ridurre quanto
possibile la frazione secca indifferenziata e di prestare capillare attenzione
alla differenziata dell'immondizia, proprio per ridurre al minimo il
quantitativo da conferire in discarica.
fonte: gazzetta del sud
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