ATTUALITA'
Il patto garantito e rafforzato nella sua sostenibilità nel tempo da un'autentica amicizia tra sanfratellani e viggiutesi.
Ciro Carroccetto.
Quale
migliore occasione poteva suggellare ulteriormente la vicinanza tra i due
comuni se non il ricordo del 30° Anniversario della presenza del simulacro di
San Benedetto 'il Moro' nella comunità viggiutese. Grazie alle due
amministrazioni guidate rispettivamente da Antonio Banfi e Francesco Fulia, il
gemellaggio, iniziato negli anni ottanta, prosegue proficuo e programmatico.
Il
patto viene poi garantito e rafforzato nella sua sostenibilità nel tempo da
un'autentica amicizia tra sanfratellani e viggiutesi. Domenica 26 giugno 2016
l'Associazione Culturale Sanfratellani Galloitalici di Viggiù guidata dal suo
presidente Giuseppe Scavone, naturalmente col patrocinio dell'amministrazione
comunale e avvalendosi della collaborazione delle associazioni locali hanno
organizzato questa splendida manifestazione all'insegna di "San Benedetto
"il Moro": un santo senza frontiere".
In questi tempi
difficili, più che mai il messaggio forte di solidarietà e di aiuto concreto
verso i più deboli, gli umili, gli 'altri', ereditato dal "fraticello",
si eleva forte. Benedetto da San Fratello, il "frate nero", com'è
noto, divenne santo, dopo un lungo iter processuale, che avviatosi nel 1591,
(il frate morì il 4 aprile 1589), si concluse con il decreto di canonizzazione
emanato dal pontefice Pio VII nel 1807.
Assimilando il dato razziale a quella
condizione da cui, come si evince dagli scritti agiografici su San Benedetto,
nasce la santità di "coloro che nel mondo sono i più abbietti, e
dispreggiati ", scelti da Dio, per "far conoscere a tutto il mondo la
sua gran potenza, per confondere la superbia d'alcuni, e dar animo ad altri
nella via della perfettione" scrive P. Tognoletto, " il giovine sì
anco per esser di color nero pervenuto dalle beneditioni divine, è custodito
dalla gratia sopranaturale", è proprio grazie a questo che San Benedetto
si prestava a rappresentare una santità capace di uscire fuori dai confini
della Sicilia per abbracciare idealmente l'Africa, la Spagna è il Nuovo Mondo
che aveva accolto l'opera di evangelizzazione dei francescani.
Il santo che
valica tutte le frontiere e ci aiuta in questo difficile percorso verso la
solidarietà tra i popoli. La manifestazione ha avuto il seguente programma :
ore 11 Santa messa celebrata dal parroco di Viggiù don Armando Bano alla
presenza delle autorità civili di Viggiù e San Fratello. Ore 15.30 Ritrovo
davanti al Municipio, partenza del corteo verso la chiesa di S. Maria Nascente(Madonnina) con accompagnamento della Filarmonica "G. Puccini" di
Viggiù. Omaggio floreale dei Sindaci delle due comunità a Santa Maria Bambina e
a San Benedetto " il "Moro".
Proseguimento del corteo verso via
Roma con sosta al Monumento ai Caduti per la deposizione di una Corona
d'alloro. Trasferimento in Villa Borromeo, interventi delle autorità per
celebrare le ricorrenze e intervento di Ciro Carroccetto su San Benedetto
"il moro": un Santo senza frontiere". Al termine scambio di
saluti di doni e targhe ricordo da parte dell'amministrazione di San Fratello a
quella di Viggiù e all'Associazione Culturale Sanfratellani Gallo-Italici di
Viggiù.
Un ringraziamento particolare a tutti i partecipanti ed agli
amici 'storici' Sebastiano Triscari e Delfio Cracò in rappresentanza della
comunità di Clivio.
Nella foto da sinistra a destra: Ciro Carroccetto,
Bettina Ziino, Fabio Marcazzó, Francesco Fulia, Antonio Banfi, don Armando Bano
e Giuseppe Scavone.
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