Dopo la frana solo promesse

ATTUALITA'
La Protezione civile sembra intenzionata a prendersi una… pausa.

Salvatore Mangione.
A San Fratello è molto significativa la pausa che il Dipartimento della Protezione Civile Regionale di Palermo sta prendendo circa la soluzione delle notevoli problematiche legate al dissesto idrogeologico del comune montano.

Dopo la concessione di un piccolo acconto di tre mensilità sulle autonome sistemazioni, è sceso il silenzio. Fare finta che il 14 febbraio 2010 non sia successo nulla oppure qualcosa di poco conto è davvero incomprensibile. Gli sfollati ed i senza tetto di quel fatidico giorno sono sempre gli stessi, visto che a nessuno è stata concessa un’abitazione nuova ed a nessuno sono stati elargiti i necessari contributi per le ristrutturazioni.

Fanno eccezione i rimborsi ad alcune famiglie che, per ottenere il contributo, hanno dovuto acquistare in paese, o fuori paese, alloggi sostitutivi. Il paese soffre una crisi spaventosa sia nel campo edilizio, per mancanza di aree disponibili e di licenze, sia nel campo economico per scarsezza di opere. Gli sforzi dei tecnici e degli scienziati sono stati notevoli per arginare i cento ettari di movimento franoso che hanno interessato l’intera montagna. 

La scommessa di frenare la natura è stata al momento vinta, ma il seguito adesso è quello che preoccupa. L’attesa per le promesse opere di illuminazione dei quartieri Stazzone, Monte Nuovo e Riana e la bitumazione delle strade interne è ormai scaduta. La necessaria opera della realizzazione di un depuratore comunale o consortile con altri centri è ancora nel sogno della popolazione. In tanti sono rimasti in alloggi di fortuna o in case prese in affitto nel comune di residenza o in altri centri della zona. 

fonte: gazzetta del sud

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