ATTUALITA'
In questo momento in cui si registra grande confusione sarebbe un duro colpo il totale abbandono della categoria.
Salvatore Mangione.
Gli allevatori dei Nebrodi si schierano a favore dei dipendenti
dell'Aras, Associazione Regionale Allevatori della Sicilia, che sono, loro
malgrado, coinvolti in una vicenda legata a una vertenza di lavoro.
Ricordano che durante gli anni, sono stati sempre affiancati in
qualsiasi vicenda zootecnica, con rapidi e sufficienti soluzioni. In maniera
particolare gli allevatori del cavallo sanfratellano, grazie alla sinergia con
i dipendenti e i funzionari, oltre che i veterani dell'Aras, hanno mantenuto
sempre attivo e funzionante oltre che rigoroso, il registro anagrafico degli
allevamenti e delle nascite, in stretta collaborazione con l'Istituto per
l'Incremento Ippico della sede regionale di Catania e con i vari uffici
dell'Ispettorato per l'agricoltura, distribuiti nei territori provinciali.
Senza sminuire l'importanza dell'Aia, Associazione Italiana Allevatori,
che svolge le stesse mansioni ma su scala nazionale, l'organo regionale, si è
intestato battaglie come quelle delle vaccinazioni e i cordoni sanitari a
salvaguardia della salute dei cittadini. In questo momento in cui si registra
grande confusione, per pochi spiccioli di trasferte e di missioni, sarebbe un
duro colpo il totale abbandono della categoria, per un svista della politica.
I rischi per la categoria degli allevatori si moltiplicano. La
possibilità di una pausa di riflessione e una soluzione politica della vertenza
c'è e sembra che l'assessore regionale all'Agricoltura Antonello Cracolici,
l'abbia presa in seria considerazione. Un appello al presidente della Regione,
viene rivolto dagli allevatori dei Nebrodi.
Fonte: gazzetta del sud
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