Come precedentemente annunciato Roberto Maestri e Fabrizio
Di Salvo - in rappresentanza del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”
- si sono recati in Sicilia per avviare un progetto di recupero degli
importanti legami tra il territorio dell’antica Marca Aleramica – di cui il
Monferrato rappresentò l’area più rilevante a livello storico e geografico – e
la Sicilia, legami che da secoli erano caduti nell’oblio.
Come ricordato in occasione della presentazione del viaggio
di studio, tra l’XI ed il XIII secolo alcuni importanti personaggi, con al
seguito abitanti del nostro territorio si trasferirono nella prosperosa Sicilia
occupata dai Normanni. La prima ad intraprendere il processo migratorio fu, nel
1089, Adelasia del Vasto che sposò il gran conte di Sicilia Ruggero I e fu
sepolta nella Cattedrale di Patti (ME). Seguirono altri Aleramici, a cominciare
da Enrico del Vasto, conte di Paternò e di Butera; dal marchese di Monferrato
Bonifacio I che, nel 1198, sconfisse l’esercito normanno segnando la fine del
potere di questa dinastia; da Bianca Lancia “moglie”, nel 1247, dell’Imperatore
Federico II di Svevia; dal marchese di Monferrato Guglielmo VI che, nel 1224,
si recò a Catania alla corte dell’imperatore Federico II; da Antonio del
Carretto che, nel 1307, sposò Costanza Chiaromonte baronessa di Racalmuto (AG)
dando vita ad un ramo aleramico sopravvissuto fino al Settecento. Tra i
processi migratori è, recentemente, emerso anche quello riguardante un nucleo
di ghibellini esuli da Alessandria che si insediarono a Corleone.
La visita – che sarà documentata anche attraverso un filmato
in corso di realizzazione da parte di Fabrizio Di Salvo - ha riguardato alcune
delle località di maggior interesse per la storia degli Aleramici in Sicilia,
tra cui: San Fratello, Acquedolci, Naso, Castell’Umberto, Patti, Contura. Nel
corso delle visite è stato possibile constatare come il ricordo dell’identità
“monferrina” delle popolazioni sia ancora ben radicata anche nei giovani e di
come esistano preziose documentazioni dei legami in numerosi testi di storia locale:
il tutto evidenzia come questa emigrazione dalle nostre terre fu accolta in
forma amichevole, apportando un prezioso contributo allo sviluppo delle
comunità locali che, in precedenza, si erano già confrontate ed integrate con
le comunità greche, arabe e normanne.
Nel corso della visita – che ha visto momenti di incontro
con studiosi ed appassionati, con scambio di informazioni e consultazione di
documenti - sono state poste le basi per l’organizzazione di un Convegno da
tenersi a San Fratello, presso il Museo “E. Lettieri”, il prossimo 21 ottobre;
il tema del Convegno sarà “I gallo-italici nella Sicilia Aleramica” ed è
prevista la partecipazione di studiosi provenienti dalle diverse aree
geografiche coinvolte nel percorso di studio.
Il Convegno rappresenterà il punto di partenza di un
progetto che non si limiterà alla riscoperta dei legami storici tra i
territori, ma che intende rappresentare anche un’opportunità in ambito
turistico ed enogastronomico nel segno dei siti UNESCO de I paesaggi vitivinicoli
di Langhe-Roero e Monferrato (che ha già assicurato il suo interesse
all’iniziativa) e quelli attualmente esistenti in Sicilia.
Fonte: redazione@alessandriamagazine.it
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