Parco dei Nebrodi: Conferito al presidente Antoci il Premio “Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica”
Giuseppe Lazzaro.
È stato conferito a Giuseppe Antoci, presidente del Parco
dei Nebrodi, l’importante Premio “Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica”
giunto alla sua settima edizione e che quest’anno ha avuto come tema “Fedeltà e
Cambiamento”.
Sono state le parole di Papa Francesco, in un video
messaggio, ad aprire i lavori del VI Festival della Dottrina Sociale della
Chiesa svoltosi nell’Auditorium del Cattolica Center di Verona. “Quando si
risponde a Dio – ha scritto Sua Santità – si attiva sempre un processo: accade
qualcosa di inedito che ci porta dove noi non avremmo mai immaginato”.
Ed è proprio nelle parole del Pontefice che sta il senso del
racconto della storia di Giuseppe Antoci che, nominato ai vertici di un Parco
naturale preposto alla tutela dell’ambiente, non avrebbe mai immaginato di
finire a dover combattere anche la mafia. Il Festival della Dottrina Sociale ha
registrato la presenza delle maggiori autorità del Paese e, per il governo, la
presenza del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli e del vice ministro della
Giustizia Cosimo Ferri.
Alla presenza del Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente
della Conferenza Episcopale Italiana, di altri autorevoli esponenti del mondo
della Chiesa e del presidente di Cattolica Assicurazioni Paolo Bedoni, si è
svolta dunque una bellissima serata piena di emozioni e, soprattutto, ricca di
valori, mirabilmente condotta da Safiria Leccese, giornalista di Mediaset.
Antoci ha ricevuto come riconoscimento una scultura realizzata
dall’imprenditore Marco Bartoletti raffigurante “L’albero della Dottrina
sociale”, simbolo del Festival. In un Cattolica Center blindato dall’elevato
livello di sicurezza a cui è sottoposto Giuseppe Antoci, stracolmo di centinaia
di persone e di autorità, al presidente del Parco dei Nebrodi è stata riservata
una speciale accoglienza ricca di momenti emozionanti, come quando tutta la
platea alzandosi in piedi ha applaudito per minuti il presidente stefanese che,
visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti ma, soprattutto, il Signore, che
lo ha protetto e che sente vicino ogni giorno dentro di se. Antoci ha ribadito
ancora una volta che “fare il proprio dovere deve rappresentare la normalità
nei comportamenti quotidiani, è solo così che si combatte l’illegalità e la
mafia. Noi, le persone per bene, siamo più di loro e quindi possiamo solo
vincere”, ha concluso Antoci.
Fonte: glpress.it
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