Il Santuario dei
tre Santi è considerato monumento di interesse nazionale e fu una delle prime presenze dei
monaci greco-ortodossi della regola di San Basilio nella zona del Valdemone.
In
cima al Monte Vecchio (o Monte San Fratello), in una splendida posizione panoramica, si trova il
Santuario dei Tre Santi Alfio, Filadelfio e Cirino, un monumento di interesse
nazionale che ospitò in una cripta ancora visitabile le reliquie dei Santi
patroni di San Fratello, che secondo documenti storici giunsero qui nel corso
del IX secolo, in seguito all’invasione saracena della Sicilia.
La chiesa, costruita tra la fine XI e gli inizi del XII secolo, presumibilmente sui resti di un tempio greco, è costituita da un'unica navata chiusa da una struttura a forma geometrica e da due piccoli vani laterali che conservano gli oggetti per il culto. I tre ambienti dell'interno sono divisi da un ordine murario che serve anche da sostegno agli archi e alla cupola. Sul fianco destro dell'edifico si appoggia un monastero, abitato fino agli anni quaranta del ‘900 da un frate questuante.
La parte del Santuario con tamburo ottagonale che sorregge la cupola,
insieme al campanile, rappresentano il corpo più antico dell’edificio, che
verrà ampliato successivamente. Originalmente spoglio e semplice nella
struttura, venne arricchito con stucchi ed affreschi in epoche tardive, un
esempio e l’immagine di colonne in marmo rosso che adorna il muro d’ingresso e
che svolge la funzione di illusione di un tempio ancora più vasto e decorato. L’unica
parte a rimanere semplice è il Presbiterio che rispetta lo stile di un Convento
di stampo Basiliano.
Luogo di venerazione è il piccolo sotterraneo denominato "Catoio di
Santa Tecla" la giovane che fu miracolosamente guarita dai Fratelli, luogo
ove erano presenti, come in tutto il monastero, dipinti raffiguranti i Tre
Santi ed un’intera serie di quadri riportante il loro martirio.
Il
Santuario, considerato una delle preesistenze dei monaci greco-ortodossi
seguaci della regola di San Basilio, è rivolto a Est perchè il sole che sorge
rappresenta la nuova vita in Cristo. Nei pressi del Santuario da secoli sono
emersi elementi architettonici di epoca ellenistica e romana, come colonne,
marmi lavorati e blocchi con iscrizioni greche, di cui una incassata su un muro
della Chiesa, da ascrivere al fatto che presumibilmente qui sorgeva l’acropoli
della città antica, che recenti studi hanno confermato essere Apollonia di
Sicilia.
La
stessa Chiesa è stata costruita con molto materiale di reimpiego, come mattoni
e grossi blocchi di pietra squadrata beni visibili soprattutto su alcuni angoli
della struttura.
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